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Data: 06/10/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Trasporti: Cgil, "Ama in Tua attraverso fusione e non acquisizione"

L'AQUILA - Quello che porterà l'azienda dei trasporti del Comune dell'Aquila, Ama Spa, all'interno della società regionale Tua, deve essere "un percorso di fusione e non di acquisizione".

Lo chiede la Cgil che con Domenico Fontana ritiene "necessario che il dibattito sul tema esca dalle poche stanze in cui oggi è confinato. Allo stesso tempo non è dato capire e confrontarsi sul destino del bacino di traffico gestito attraverso la Funivia del Gran Sasso".

"Sono settimane decisive per il sistema della mobilità complessivamente intesa", continua Fontana. "Il dibattito sul tema langue. Di tanti temi ci si occupa, alcuni anche paradossali, ma il tema mobilità, impattato oggi da novità normative e scadenze perentorie pare non riuscire ad entrare all’ordine del giorno del dibattito politico cittadino".

"Sappiamo da notizie di stampa e dalle linee di indirizzo che si discuteranno in Consiglio comunale, che il percorso di fusione Ama-Tua sia incardinato con scadenze precise. È necessario però che l’argomento venga affrontato alla luce del sole e che sia il più possibile condiviso".

"Si stanno tenendo incontri tecnici, si stanno probabilmente sovrapponendo i programmi di esercizio per verificarne le sovrapposizioni; bisogna che la Regione compia un passaggio normativo entro fine anno, che per noi deve prevedere un percorso di fusione e non di acquisizione. Insomma argomenti importanti e che decideranno la qualità e la quantità dei servizi della città".

"Oggi la concessione è in proroga", continua il sindacalista in riferimento alla funivia. "Le nuove norme permettono tali proroghe fino a tutto il 2019, a condizione di indire la gara di affidamento entro il 31 dicembre 2017. Si è scelto tale destino? È una domanda che vorremmo fare all’amministrazione".

"Da troppo tempo abbiamo richiesto un confronto sul tema rimasto purtroppo inevaso. Nelle stesse linee di indirizzo viene riportata la condizione specifica dell’azienda con 4 degli ultimi 5 bilanci in negativo. Tale condizione impone scelte precise e normativamente imposte. Le vie di uscita esistono. Seppur in ritardo si potrebbe procedere ad affidamento in house del bacino di Tpl esercitato dal Centro Turistico".

"Scelte di fondo, sulle quali sarebbe necessario un dibattito pubblico con tutti i portatori di interesse", aggiunge Fontana.

"Inoltre il tema regolazione della sosta e gestione del terminal. Anche in questo caso si rimandano le determinazioni, ed è sotto gli occhi di tutti l’impatto delle mancate scelte sul sistema della viabilità e sulla condizione inaccettabile della importante infrastruttura concessa del terminal bus. In conclusione emerge con forza la necessità e l’urgenza di scelte politiche condivise e necessarie per garantire un futuro ai lavoratori e la qualità dei servizi ai cittadini ed agli utenti".


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