Tutti pazzi per le auto all'Aquila. In base ai dati dell'Osservatorio Euromobility del dicembre 2016, il tasso di motorizzazione (numero di auto per 100 abitanti) è di 75,8 ponendo il capoluogo d'Abruzzo al primo posto in Italia. Nonostante ciò l'aria è ancora considerata di buona qualità. L'indagine viene riportata nel documento propedeutico alla revisione del Piano della Mobilità (Pum) di cui si sta occupando una gruppo di lavoro comunale di cui fa parte l'assessore Carla Mannetti. Il numero esorbitante di automobili fa il paio con uno degli indici di mortalità più elevato d'Italia: L'Aquila si piazza al terzo posto con 2,8 morti ogni 100 incidenti e 3,11 incidenti per ogni mille abitanti. La densità di automobili è di 111,6 al chilometro quadrato mentre le auto elettriche rappresentano lo 0,001% del totale. Si osserva una generale propensione all'utilizzo dell'auto privata per soddisfare la domanda di spostamenti per motivi di lavoro, che si attesta attorno al 75-80%.
Il traffico veicolare impazzisce in alcuni punti nevralgici quali: il punto di confluenza tra le Ss17 e 80, in prossimità dello svincolo autostradale di L'Aquila Ovest con un aumento per i flussi in ingresso del 10,5% ed una diminuzione del 2,5% per i flussi in uscita. L'arteria di penetrazione cittadina più importante in termini di entità di flussi di traffico è viale Corrado IV con 23.402 veicoli. Dal casello autostradale Ovest penetrano 23.260 veicoli. Per contro il trasporto urbano non riesce a stare al passo: il numero annuo di viaggiatori trasportati nel 2015 è stato di 3.729.939. Per l'Ama la percentuale di copertura dei costi complessivi ottenuta dai ricavi di vendita biglietti e abbonamenti nel 2015 è stata del 17%.
Il documento preliminare al Pum fotografa anche la qualità dell'aria riportando dati Arta in base alle misurazioni effettuate dalle due centraline di via Amiternum e piazza Duomo nel 2015 e nel 2016 (fra agosto e settembre). Nel 2015 a L'Aquila si sono registrati i seguenti dati: PM10 (polveri sottili): 9 superamenti del valore medio giornaliero di 50 µg/mc ed una concentrazione media annua di 21 µg/mc; PM25 (altro tipo di polveri sottili): concentrazione media annua di 13 µg/mc; NO2 (biossido di azoto): nessun superamento del valore medio orario di 200 µg/mc; Benzene: concentrazione media annua di 0,7 µg/mc (limite di 5 µg/mc come media annuale); SO2 (Biossido di zolfo): ai limiti di rilevabilità strumentale. Anche nel 2016 non segnala Ğparticolari criticità, pur restando auspicabile una progressiva riduzione della concentrazione di ozono nei periodi caldiğ.