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Data: 12/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporti, l'ira di D'Alfonso

Reti Ten-T, D'Alfonso attacca funzionario del Ministero

PESCARA Luciano D'Alfonso parla inizialmente di distonia nelle voci di rappresentanza della delegazione italiana, per essere più chiaro un minuto dopo durante il suo intervento a Bruxelles, quando tocca a lui prendere il microfono nella sessione plenaria del Comitato delle Regioni chiamato a fare il punto sul progetto del corridoio Baltico trans frontaliero (reti Ten-T), oggi fermo sulla carta a Ravenna ma che Marche, Abruzzo, Molise e Puglia hanno chiesto di prolungare fino a Brindisi: «Abbiamo 14 mesi - ha spiegato il presidente della Regione - per trasformare il sì della programmazione europea, ottenuto nell'ottobre del 2015, in un progetto esecutivo. Ma nel 2016 - osserva ancora D'Alfonso - un funzionario della delegazione italiana lavorò contro. Ho informato Palazzo Chigi, mi dicono che questa funzionaria è ancora in servizio. Io dico che dobbiamo renderla consapevole che il governo ci crede, il ministro Delrio spinge perché si realizzi questo progetto. Le risorse ci sono. Ma abbiamo bisogno della progettazione esecutiva - incalza D'Alfonso - perché il 2018 è l'anno zero: o si fa, o dovremo aspettare altri 5 anni». Lo scoglio della burocrazia e dei veti incrociati legati spesso alla diversa interpretazione dei regolamenti. Una sorta di Crociata che il governatore combatte ormai in tutte le stanze, da quelle di Palazzo Centi a quelle dei ministeri romani, fino a Bruxelles, dove per due giorni sono stati affrontati temi importanti per l'Abruzzo: dai trasporti al clima, alla macro regione Adriatico-ionica.
RISORSE
Sul corridoio Baltico la Regione ha già investito risorse importanti del Masterplan: i 70milioni di euro destinati a migliorare la ricettività e i collegamenti ferroviari dei porti, da Ortona a Vasto, si muovono in questa direzione. Quello adriatico è uno dei nove corridoi strategici della Trans european network-Trasnport (Ten-T), di cui quattro interessano l'Italia percorrendola da Nord a Sud e da Est a Ovest. Il corridoio Baltico-Adriatico ha origine nei porti polacchi e, attraverso la Repubblica Ceca e l'Austria orientale, raggiunge lo scalo marittimo di Capodistria e quelli italiani di Trieste, Venezia e Ravenna. L'emendamento presentato nel 2015 dall'Abruzzo e dalle altre regioni, accolto dalla Commissione europea, dovrebbe consentire il suo prolungamento fino a Brindisi per mettere in rete ferrovie, strade, aeroporti, porti e terminali ferroviari al servizio del trasporto merci. Un treno da prendere in corsa entro il 2018, ha spiegato D'Alfonso, per non correre il rischio di doverne riparlare nel 2023, quando l'attuale Parlamento europeo avrà ceduto il passo a quello nuovo.
Ieri l'Abruzzo è stato protagonista a Bruxelles anche in qualità di capofila del Consorzio sull'adattamento climatico, in occasione della Settimana europea delle Regioni e delle città. I lavori sono stati aperti dall'intervento di Mario Mazzocca, sottosegretario della giunta regionale con delega all'Ambiente: «Siamo la regione che ha testato sul campo gli effetti delle variazioni climatiche». E non si poteva che partire da qui: «I mille eventi franosi del marzo 2015 - ha proseguito Mazzocca -ci indussero ad accelerare sull'approvazione del piano regionale. Il documento programmatico fu presentato nel successivo mese di aprile, seguito dal decreto ministeriale di giugno. Poi - ha spiegato ancora il delegato all'Ambiente - abbiamo elaborato il nostro piano: un primo step è stato pubblicato nel giugno scorso e ha dato risultati importanti». Un dato su tutti: «Negli ultimi 15 anni abbiamo avuto l'aumento di un grado della temperatura. Ci sono programmi ormai maturi per potere intervenire». Mazzocca ha poi annunciato che entro l'inizio del 2018 sarà presentato il piano della Regione sulle variazioni climatiche. Alla conferenza-dibattito di ieri sono intervenuti i rappresentanti di molte regioni europee, da Creta alla Romania, alla Slovenia. Tra le personalità istituzionali presenti, anche l'ambasciatore Giovanni Pugliese, rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea. La Regione ha avviato una collaborazione con l'Enea per studiare l'impatto delle variazioni climatiche sul territorio. Molte le dinamiche approfondite, come il sollevamento del livello marino e le sue conseguenze sulle aree prospicienti le spiagge e le foci fluviali.

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