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Data: 13/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fondovalle, la minaccia dei ricorsi

Luciano D'Alfonso adesso ha un timore: che dopo avere atteso 40 anni per l'aggiudicazione dei lavori della Fondovalle Sangro, tutto possa essere nuovamente rallentato dall'ostacolo dei contenziosi. Al punto da avere richiesto la presenza al suo fianco, nella conferenza stampa di ieri, della rappresentante della De Sanctis Costruzioni spa di Roma, la ditta che si è aggiudicata la gara da 192milioni di euro per la realizzazione dell'opera. Una aggiudicazione in realtà ancora provvisoria, visto che si è in attesa della verifica dei requisiti soggettivi della società. E anche questo conferma la fretta con cui il governatore ha intenzione di chiudere la partita: «Le opere che si concludono - ha sottolineato - sono un vincolo morale che si stabilisce con il territorio». D'Alfonso ha voluto confrontarsi anche con il dibattito in corso sui costi dell'infrastruttura, l'autostrada senza pedaggio fortemente sollecitata dalla Fiat (oggi Fca) per mettere le ali all'area industriale della Sevel. E a chi chiede se non è un po' troppo spendere 36milioni di euro per la sola galleria di attraversamento del tracciato, risponde: «Quando non si interviene in pianura, c'è sempre l'imprevedibile geologico. I materiali di quest'opera sono abbondanti dopo avere accertato la pericolosità del suolo. E il costo di un metro in galleria aumenta di dieci volte rispetto al sedime viario normale». Insomma, la morfologia della zona, a rischio frane, avrebbe richiesto i massimi sforzi, anche sul piano della sicurezza. La galleria - ha precisato ancora D'Alfonso - è stata ritenuta la soluzione migliore, la più funzionale. L'alternativa, proposta dai tecnici del comitato Via, era in realtà un'altra: distanziare l'attuale tracciato per evitare il percorso interrato. D'Alfonso ha ricordato che il cantiere resterà aperto per 4 anni: nel 2022 è prevista la percorribilità del nuovo tratto della Statale 652, mentre fra tre mesi dovrebbero partire i lavori. Ma a tornare sul rischio contenziosi è il presidente della commissione di Vigilanza della Regione, Mauro Febbo: «Temo che i ricorsi saranno fondati, anche su basi squisitamente tecniche tutte relative alle ben 147 pagine di prescrizioni Via. Un film già visto e annunciato per il dragaggio del porto di Ortona. Questo - sottolinea Febbo - lo dico ricordando il mio impegno per la realizzazione di questa importante infrastruttura che mi ha visto protagonista, prima in qualità di presidente della Provincia di Chieti e dopo in qualità di componente dell'esecutivo regionale di centrodestra, quando siamo riusciti a fare inserire l'opera nel piano Anas».

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