PESCARA Un taglio netto e sostanzioso di 40 milioni di euro ai fondi del Masterplan-Abruzzo per le piste ciclabili. Più altri 16 milioni tolti alla bonifica della discarica di Bussi a cui dovrà pensare il privato, cioè la Edison spa. Così la giunta regionale è riuscita a trovare 56 milioni di euro da distribuire alle quattro Province d'Abruzzo per far fronte alla madre di tutte le emergenze regionali. Quella della strade franate e dei tagli ai fondi per gli enti locali da parte dello Stato.L'ANTEPRIMA. Luciano D'Alfonso l'ha definita «operazione di solidarietà istituzionale una tantum», e oggi il governatore la presenterà in conferenza stampa. Ma il Centro la può anticipare nella sostanza. La delibera di giunta, che rende felici i presidenti delle Province, prevede la fetta più ricca al Chietino: 16 milioni di euro, di cui nove per l'area vastese, quattro per l'aera del Sangro e tre per l'area teatina-ortonese. Segue Teramo, con 15 milioni, metà per la Val Fino e l'altra metà per le colline teramane. Quindi Pescara con 14 milioni di cui sette per l'area vestina, tre e mezzo per le colline casauriesi e altrettanti milioni per l'area montana pescarese. Chiude la partita la Provincia dell'Aquila che avrà 11 milioni: quattro per l'area peligna-sulmontina, quattro per l'area marsicana, due per l'area aquilana e un milione per Castel Di Sangro.LE ALTRE SOMME. Nell'elenco restano comunque 20 milioni per completare il percorso ciclabile della Bike to coast, la pista ciclabile sulla costa, e la pista polifunzionale L'Aquila-Capitignano-Valle dell'Aterno. Ci sono inoltre un milione per la realizzazione del Central Park a Lanciano, intitolato al vice sindaco Pino Valente morto di recente, e 1,5 milioni per realizzare un centro polifunzionale didattico a Lettomanoppello intitolato alla memoria delle vittime di Marcinelle.IDEE CHIARE. Chi ha già le idee chiare sulle strade che vantano una priorità di intervento è il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino. Che ieri, nel giro di un'ora, ha inviato al Centro l'elenco delle provinciali da rimettere in sesto. Eccolo.Area delle Valli del Salinello, Vibrata e Tronto 3.950.000 euro, con priorità per la strada provinciale 8 (Sant'Omero- Nereto-Tortoreto-Giulianova). E poi la sp 262 (Mosciano-Bellante-Campli), la sp 1 (Martinsicuro-Colonnella-Controguerra-Ancarano-Sant'Egidio) e la sp 60 - 18 (Teramo). Segue l'area del Gran Sasso e Monti della Laga, 3.450.000 euro, con priorità per la sp 49 (Valle Castellana) e la sp 47-47/A (Montorio-Cortino-Crognaleto). E ancora: area delle Valli del Tordino, Vomano e Piomba, 3.350.000 euro, con priorità alla sp 553 (Notaresco-Atri- Silvi), e le sp 27, 19/A, 23, 25, oltre che 26/A e 22/B. Infine l'area delle Valli del Mavone e Fino, 4.250.000 euro, con priorità alla sp 365 (Basciano-Penna San'Andrea-Bisenti- Castiglione Messer Raimondo- Cermignano) e la sp 491 (Basciano-Castel Castagna-Colledara-Isola del Gran Sasso - Montorio - Tossicia - Collegamento Autostrada A/24 Colledara). Con la postilla, precisa Di Sabatino, «che le provinciali 553, 365 e 491, saranno comunque oggetto di discussione con il ministero delle Infrastrutture per la riclassificazione da parte di Anas spa. Lunedì il primo incontro». DILIGENZA ASSALTATA. Per Mario Pupillo, presidente della Provincia di Chieti, sarebbe invece più facile «elencare le strade che non hanno bisogno di interventi» tanto è devastato il suo territorio.«Tra le priorità comunque metto la Trignina, la provinciale per Fraine, la Gamberale-Pizzoferrato, e poi le strade per Pennadomo, Pennapiedimonte e Pizzoferrato. Ma in realtà ho l'imbarazzo della scelta», commenta, «per i nostri 1.800 km occorrerebbero 200 milioni. Questo però è già un buon inizio grazie alla Regione se si considera che il governo ha stanziato solo 100 milioni per 76 Province. Ora temo l'assalto alla diligenza. Ma la Provincia lavorerà di concerto con i Comuni», conclude Pupilo, «per dare priorità alle strade che interessano il trasporto scolastico ed i collegamenti con le industrie».VOLEVANO CHIUDERLE. Il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, interpellato dal Centro sulle strade a cui dare priorità, ha scelto di non comunicarle. Mentre Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara, ieri a Vicenza con Di Sabatino per la riunione annuale Anci-Upi, non ha fornito gli elenchi delle strade ma ha commentato: «E' un grande risultato ottenuto dalla concertazione dei quattro presidenti di Provincia con il presidente D'Alfonso. Alla giunta regionale ha partecipato, per Pescara, Silvina Sarra. Sono molto soddisfatto come presidente Upi Abruzzo e della Provincia», afferma Di Marco, «finalmente le strade più sofferenti saranno risanate. Solo un anno e mezzo fa nessuno credeva nei fondi Masterplan e sulla vita e il ruolo delle Province», continua Di Marco che si sfoga: «Oggi siamo ancora istituzioni riconosciute dalla Costituzione e potremo supportare i nostri Comuni e i nostri sindaci ad uscire fuori dal periodo di stallo cui l'antipolitica ci aveva condotto, e le scelte scellerate di chi aveva ritenuto di eliminare le Province, eliminando i fondi per la viabilità e le scuole!».PISTE O NON PISTE. L'ultimo commento Di Marco lo riserva alle piste ciclabili sacrificate alla causa delle strade provinciali franate: «D'Alfonso ha ascoltato me, come anche i miei colleghi presidenti: i fondi inizialmente stanziati nel Masterplan per le piste ciclabili sono stati destinati alla viabilità. Faremo però strade sicure che saranno anche strade ciclabili, adatte ad ogni tipo di utenza».