Un vigoroso colpo di pedale. E una firma, per cambiare prospettiva. Guardando ai buoni esempi di città italiane ed europee, per una dimensione urbana più vivibile. Favorendo spostamenti più rispettosi dell'ambiente e quindi limitando al massimo l'uso del mezzo privato. Questo il significato della firma del sindaco Marco Alessandrini e dell'assessore alla mobilità Stefano Civitarese in calce alla Cycling strategy documento già sottoscritto da decine di rappresentanti di amministrazioni pubbliche di tutta Europa. Indirizzato a Jean-Claude Juncker, presidente della commissione europea, invita ad includere la Strategia europea della ciclabilità nel piano di lavoro della Ue. La sottoscrizione del documento è avvenuta ieri nell'ambito degli incontri degli Stati generali della mobilità urbana. Presenti Niccolò Panozzo della Ecf-European cyclists' federation, il presidente nazionale Fiab Giulietta Pagliaccio, Matteo Ricci sindaco di Pesaro e Paolo Gandolfi, parlamentare impegnato nel far approvare la legge quadro sulla mobilità ciclistica. «Nelle città in preda alle auto - così Giulietta Pagliaccio della Fiab - bisogna restituire spazio alle persone». «A Pesaro, città di 96mila abitanti, avevamo un traffico pazzesco, per non dire dei bollettini di guerra delle stragi del sabato sera - ha raccontato il sindaco Matteo Ricci -. Abbiamo avviato il progetto della bicipolitana, oggi abbiamo 87 chilometri di piste ciclabili e un pesarese su tre, tutti i giorni, usa la bici per spostarsi. Abbiamo anche rivitalizzato spazi periferici e creato economia, dai nuovi negozi di bici ai locali che sono nati lungo il percorso ciclabile, che ora i ragazzi raggiungono in bici». «La missione degli amministratori è far vivere la città ai cittadini - così Paolo Gandolfi nel corso del suo appassionatissimo intervento -. La mobilità urbana è importante se sostenibile: pensiamo alle città europee che sono state capaci di ridisegnare gli spostamenti, a come ci si muove lì, in bici, a piedi, integrando con i mezzi pubblici. E quindi pensiamo alla qualità della vita, alla salute. Pescara sta iniziando bene e ha inoltre la fortuna di essere lungo la direttiva della ciclovia adriatica: una bellezza pedalare sempre vista mare. In Germania percorrerla sarebbe prescritto da un medico, già solo per la gioia che dà». «Pensiamo ad uno scenario europeo futuro - ha concluso Niccolò Panozzo della Ecf -. Dando dignità alla mobilità nuova. E' positivo che Pescara faccia parte di questo circuito di città impegnate a migliorare il sistema degli spostamenti urbani e interurbani».