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Pescara, 24/11/2024
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Data: 15/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
In piazza l'Abruzzo delle cento vertenze. Fabbriche in crisi tute blu in piazza in tutto l'Abruzzo (l'articolo in pdf)

PESCARA Centinaia di persone hanno preso parte ai presidi promossi davanti alle quattro prefetture abruzzesi nella giornata nazionale di mobilitazione promossa da Cgil, Cisl e Uil in vista della manovra finanziaria. Molte le criticità regionali sollevate, accanto ai temi nazionali: le 109 crisi industriali in atto, un Patto per lo sviluppo ancora al palo, i pessimi numeri della disoccupazione giovanile (55 per cento contro una media Italia del 44), una sanità fatta di ospedali che chiudono e di servizi territoriali che non decollano, il welfar perduto. «Con gli ammortizzatori sociali sempre più ridotti - è il primo timore del fronte sindacale - le crisi rischiano di portare a tanti licenziamenti anche dove ci sarebbero strumenti di contrasto, come le aree di crisi».
A Pescara una delegazione delle tre sigle confederali è stata ricevuta dal prefetto Francesco Provolo, che si è impegnato a riferire a Regione e ministero dell'Interno i principali argomenti di preoccupazione dei lavoratori. «Gli ultimi dati sul lavoro sono preoccupanti - hanno spiegato i sindacati -, ci sono ancora 25mila occupati in meno rispetto al 2008 e l'occupazione che si crea è fatta di contratti a termine e forme di part time involontario. Al governo nazionale chiediamo invece che nella legge di bilancio siano inseriti provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo: più risorse sia per l'occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; l'adeguamento delle pensioni in essere; il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
I SIMBOLI
Le vertenze Hatria e Honeywell, a Teramo e Chieti, hanno rappresentato i casi simbolo della crisi che ivneste i territori. All'azienda di Atessa, dove in 420 rischiano il posto di lavoro e dove per difendere l'occupazione si sciopera da 27 giorni, è stato dedicato il principale striscione del presidi davanti alla prefettura chietina. Una manifestazione tranquilla a ma carica di tante preoccupazioni fra i lavoratori, presenti fra gli altri il segretario provinciale della Cgil Germano Di Laudo e il segretario provinciale della Fiom Cgil Davide Labrozzi. Il territorio teatino di recente sta facendo i conti anche con un'altra vertenza importante, quella della Dayco, mentre per Honeywell è allarme rosso: «Martedì a Roma ci sarà un incontro che noi consideriamo importantissimo perché vede il convogimento del ministro Calenda, che ha manifestato in questi giorni un particolare interesse alla nostra vertenza - dice Labbrozzi -. Non sappiamo ancora se l'azienda sarà presente: se non dovesse esserci la Honeywll significa che stiamo giocando su tavoli separati. In caso contrario, per noi sarebbe il primo vero appuntamento visto che nel primo ed ultimo incontro che abbiamo avuto in sede ministeriale l'azienda non è stata rappresentata dai massimi dirigenti ma dai dirigenti locali che non avevano mandato per fare alcun tipo di discussione. Dopo un mese di sciopero non siamo stanchi, ma pronti ad andare avanti fino a che non ci sarà un risultato che possa essere quello della salvaguardia di tutti i posti di lavoro».

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