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Data: 17/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Alitalia, si fanno avanti Lufthansa e EasyJet. Sette proposte, nessuna per la compagnia tutta intera. Ora la parola ai commissari. Da domani l'esame della Cigs

ROMA Luftansa ed EasyJet vogliono Alitalia, ma non tutta intera. Allo scadere dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti, le due compagnie - che sono già impegnate nel salvataggio di un'altra ex della galassia Etihad, Air Berlin - hanno confermato di aver presentato un'offerta. Ma ad essersi fatti avanti sono complessivamente in 7: tanti sono i plichi arrivati nello studio del notaio, anche se ora i commissari dovranno valutare se il contenuto delle buste può essere considerato valido in base ai requisiti del bando. «Sono 7 i plichi recapitati presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma. I commissari straordinari di Alitalia procederanno ora alla valutazione dei plichi stessi», recita uno scarno comunicato arrivato nella serata di ieri dalla compagnia. In attesa di capire chi andrà avanti nella procedura di vendita e per quale lotto della compagnia (il bando prevede la vendita intera oppure, separatamente del lotto aviation e dell'handling), due compagnie hanno ufficializzato nel pomeriggio le loro proposte: Lufthansa ed EasyJet, entrambe interessate solo ad alcuni asset. Lufthansa, facendo fede alle affermazioni degli ultimi giorni, ha presentato un'offerta esprimendo l'interesse per la creazione di una «Nuova Alitalia»: il colosso tedesco, che nei giorni scorsi ha chiuso anche l'accordo per rilevare la maggior parte degli asset di un'altra ex compagnia della galassia Etihad, Air Berlin, ha scelto di non presentare un'offerta per l'intera compagnia aerea, ma ha dichiarato interesse solo per il network globale e per il business dei voli point-to-point in Europa e in Italia. Nessun dettaglio sull'operazione che però, secondo indiscrezioni, prevedrebbe un'offerta da 500 milioni e il dimezzamento del personale, attualmente di circa 12.000 unità. Un'offerta vincolante è arrivata anche da EasyJet, anch'essa già alle prese con Air Berlin: la low cost inglese punta ad «alcuni asset di un'Alitalia ristrutturata», in linea con la propria attuale strategia per l'Italia.Si apre ora un lungo periodo di trattative con gli offerenti: il governo ha infatti prorogato al 30 aprile (dal 5 novembre) il termine per completare la fase di negoziazione e miglioramento delle offerte, concedendo altri 300 milioni alla compagnia. Che portano a quasi un miliardo i soldi pubblici da restituire entro il 30 settembre 2018. Scelta che non piace al M5s, che chiede all'esecutivo di chiarire sulla necessità di stanziare altri fondi. E solleva preoccupazione anche l'offerta di Lufthansa, con l'Ugl che parla di proposta «inadeguata» e la politica che avverte il governo di bocciare la proposta se i tedeschi sono interessati solo a slot e aerei. Intanto, in settimana al ministero del lavoro inizia l'esame della procedura di cigs aperta dai commissari straordinari. I sindacati sono infatti convocati per domani: sul tavolo la proroga di ulteriori sei mesi della cassa, per una platea di 1.230 dipendenti di terra e 570 di volo.

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