PESCARA Per la grande emergenza neve di gennaio l'Abruzzo incassa dalla Protezione civile i 47 milioni spesi dalle quattro Province e 250 Comuni. Soldi investiti per l'immediata urgenza dovuta alla pulizia delle strade e all'accoglienza alberghiera degli sfollati che gli enti locali non riescono a pagare. Per i danni dei roghi invece si dovrà attendere. E' il risultato delle riunione che si è svolta ieri pomeriggio a Roma tra il presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso e il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.All'incontro hanno partecipato anche l'assessore regionale Andrea Gerosolimo, il presidente dell'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, i presidenti delle Province abruzzesi e i sindaci di Sulmona e Civitella Casanova.SEPOLTI DALLA NEVE. Borrelli ha assicurato che le spese saranno rimborsate attraverso due tranche di finanziamenti. Una già pronta da 15 milioni di euro sarà oggi stesso accreditata a favore della Regione Abruzzo che poi girerà le somme ai Comuni e alla Province. L'altra parte, più consistente, di 32 milioni sarà messa a disposizione entro la prima metà di novembre. Ma nella lista delle spese c'è anche la voce prevenzione, quantificata in ben 350 milioni, soldi che i Comuni hanno chiesto per far fronte agli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico. Ma questi fondi rientreranno nella trattativa in corso con Casa Italia, la struttura di missione di Palazzo Chigi del progetto "Italia Sicura". Nei prossimi giorni ci sarà una riunione a Pescara con il capo dipartimento, Roberto Marino.FIAMME DEVASTANTI. In merito agli incendi, e ai risarcimenti che ammontano a svariate decine di milioni, occorrerà invece attendere la fine delle istruttorie sui danni che rendicontati nella dichiarazione dello stato d'emergenza di cinque regioni, compresa l'Abruzzo. STIME MILIONARIE. Per quanto riguarda il maltempo di gennaio, nella relazione della Protezione civile regionale consegnata a Borrelli, si legge: «A partire dal 4 gennaio 2017 sull'intero territorio della Regione Abruzzo (già colpito dagli eventi sismici verificati si a far data dal 24 agosto 20 16) si sono verificate eccezionali nevicate con estesi fenomeni di gelo, vento forte, fenomeni valanghivi e alluvionali e, dal 18 gennaio 2017», continua il rapporto, «contemporanei eventi sismici, che hanno comportato la paralisi di tutte le attività pubbliche e private determinando di fatto, una situazione di emergenza generale, con interruzione di servizi essenziali (rete viaria principale e secondaria, rete ferroviaria, erogazione di energia elettrica) ed isolamento di molti centri abitati». Questa è la premessa che sintetizza quei giorni terribili per la nostra regione. NUMERI ALTISSIMI. Nella relazione si contano ben 268 enti interessati dai danni per neve: le quattro amministrazioni provinciali; due Comunità Montane (Sirentina e Sangro Vastese); tre Consorzi di Bonifica (Centro, Interno- Aterno e Sagittario, Nord); quattro Ambiti territoriali ottimali per il servizio idrico integrato (Chieti, Teramo, Peligno, Marsicana); una Unione dei Comuni (Val Vibrata); quattro servizi del Genio civile Regionale (L'Aquila, Teramo, Chieti e Pescara); e infine 250 Comuni di cui 64 della provincia dell'Aquila, 96 del Chietino, 44 della provincia di Pescara e 46 nel Teramano.LISTA DELLE SPESE. Per gli interventi di prima emergenza, per rimuovere le situazioni di rischio neve e assicurare assistenza e ricovero agli abruzzesi, sono stati spesi 9.473.222 euro, mentre per i lavori di somma urgenza, per la messa in sicurezza delle aree colpite, la spesa è stata 35.841.368 euro. Infine ci sono anche i contributi per l'autonoma sistemazione della popolazione sfollata che ammontano a 1.843.200 euro, per un totale di 47.157.200 euro. Che è esattamente la somma riconosciuta ieri all'Abruzzo. A questa però si aggiungono 355.576.082 euro per i progetti di prevenzione contro il dissesto idrogeologico di molti Comuni, che portano il totale complessivo a 402.733.873 euro. Una cifra che per ora non c'è. Passiamo agli incendi.ALTRI MILIONI. I Comuni abruzzesi colpiti dai roghi dell'estate scorsa sono 160, per un numero totale di 209 roghi che hanno devastato una superficie di 5.569 ettari. I danni diretti subìti da boschi, infrastrutture pubbliche e private, agricoltura e allevamenti, ammontano a 120,5 milioni di euro. Mentre la stima dei danni indiretti, legati ai diminuiti introiti nel settore dell'economia rurale, fa aggiungere alla lista altri 250 milioni. Per un totale, quindi, 370,5 milioni di euro. Ma i risarcimenti per i roghi restano in lista d'attesa. Anche se il ministero dell'Ambiente ha preso un preciso impegno verso l'Abruzzo.TIRIAMO LE SOMME. Tra danni contingenti da neve, progetti di prevenzione contro il dissesto idrogeologico causato dal maltempo di gennaio, e le devastazioni inferte dai roghi, la cifra di cui l'Abruzzo avrebbe bisogno diventa la somma di 402 e 370 milioni, per le due grandi emergenze di quest'anno. Il totale quindi sarebbe di 772 milioni di euro. Per ora l'Abruzzo ne incassa un ventesimo. A conclusione dell'incontro, D'Alfonso ha però rivolto un ulteriore invito a Borrelli affinché sia convocata a stretto giro una riunione che veda coinvolti i presidenti delle Regioni colpite dal terremoto con i rappresentanti delle società nazionali che gestiscono l'energia elettrica, il gas e le telecomunicazioni. La riunione servirà per tracciare un quadro di responsabilità e interventi che interessino i territori prima di possibili eventi calamitosi, in modo da ridurre i disagi delle popolazioni interessate. Borrelli ha accolto la proposta e ha disposto di prevedere entro la prima metà di novembre l'incontro richiesto.