TERAMO Uno spiraglio nella disastrata situazione delle strade della provincia di Teramo. Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro al ministero Infrastrutture e Trasporti per esaminare le richieste avanzate dalla Provincia di Teramo in relazione alla proposta di revisione della rete stradale di interesse nazionale. Presenti il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il governatore Luciano D'Alfonso e i dirigenti dell'Anas. Il risultato è che l'Anas riprende la competenza sulla 553 (Notaresco-Atri-Silvi) e la 259 (Vibrata). Un risultato significativo «anche se non completamente soddisfacente» per Renzo Di Sabatino dopo che nella prima stesura della riclassificazione delle strade provinciali il territorio teramano non figurava affatto. Il piano originario prevedeva infatti il trasferimento di 500 chilometri di strade delle altre tre Province e nessuna di quella di Teramo.«Circa 60 chilometri di strade che non peseranno più sul bilancio della Provincia», specifica Di Sabatino, «la 553, in particolare, per noi rappresenta da tempo una voce di spesa molto significativa non solo per i 41 chilometri di manutenzione ma perchè si tratta di una strada di versante che attraversa colline con problemi di dissesto. Una strada che ha bisogno di interventi importanti. Sono rammaricato per la 365, la provinciale che attraversa buona parte della vallata del Fino, che pure avevamo indicato nelle priorità». Ma sia la 553 che la 491 di Isola del Gran Sasso - altra strada in ballo - non avrebbero le caratteristiche di una strada statale, secondo quanto stabilito al ministero. Sarà comunque un risparmio per le asfittiche casse della Provincia, che non si dovrà più occupare di 61 chilometri di strade. E, visto che la manutenzione di un chilometro costa in media 25mila euro all'anno, il risparmio supera il milione e mezzo. Anche se c'è un "ma": in un prossimo futuro, alla Provincia, sarà assegnato un tratto declassificato della statale 80: da Teramo a Mosciano.«E' particolarmente importante il trasferimento all'Anas della competenza sulla Atri-Silvi-Notaresco, che ha tutte le caratteristiche di una strada statale e che non "ha in pancia nulla"», commenta il governatore D'Alfonso riferendosi al fatto che non ci sono risorse stanziate per il rifacimento del fondo stradale, che è molto ammalorato. «Invece», riprende il governatore, «per la 259 della Val Vibrata ci sono sei milioni di fondi, da parte di Cipe e Regione: in parte sono stati spesi e comunque sono stati assegnati. Per questo motivo il cambiamento di profilo non è granchè rilevante».Ma D'Alfonso si sofferma anche su altri interventi sulla viabilità teramana.«Il 23 avremo un incontro importante al ministero, per avviare la cantierizzazione del quarto lotto della Teramo-mare, per cui abbiamo messo a disposizione 85 milioni di euro. Un completamento del percorso che è atteso da anni. E poi sono in corso contatti con la Regione Marche per accompagnare alla cantierizzazione un altro intervento, per il collegamento Teramo-Ascoli: sarà una svolta straordinaria». A margine il governatore ricorda gli 8 milioni e mezzo stanziati per la viabilità in Val Fino e i 3,2 per il collegamento Sant'Omero-Civitella. Oltre al fatto che, dalla rimodulazione di alcuni fondi del Masterplan, sono stati dirottati sulla Provincia di Teramo (ma anche sulle altre) 15 milioni per le manutenzioni.Peraltro nel corso dell'incontro D'Alfonso ha tenuto a rilevare come altre due strade entro il 2018 debbano essere trasferite all'Anas: per prima la Villalago-Scanno-Barrea, quindi la Fossacesia-Lanciano.