Scatta la procedura per affidare i primi interventi di manutenzione della recinzione esterna dello stadio comunale Luca Vallese, in via Ascolana. Un lavoro atteso da circa un decennio, finalizzato a recepire le prescrizioni della competente commissione provinciale sul pubblico spettacolo, ancora tali da non consentire il pieno utilizzo dell'impianto sportivo per le previste partite interne del campionato regionale di Eccellenza e quant'altro. Un disagio per la società calcistica dell'Ac Alba Adriatica e per i suoi sostenitori che, da già qualche torneo, sono costretti a trasferirsi nel vicino stadio di Martinsicuro, con ulteriori spese. La stima dei lavori (da appaltare alle imprese presenti sulla piattaforma informatica ministeriale con il criterio del prezzo più basso), risulta di 68.500 euro, oneri per la sicurezza compresi. Fondi reperiti dal corrente bilancio comunale per 85.400 euro, alla voce riguardante l'adeguamento alle norme di sicurezza del campo di calcio, in via Ascolana. La vetusta recinzione in pannelli di cemento, in particolare sul lato Est (dove un tempo c'era l'accesso alla gradinata riservata ai tifosi ospiti), negli ultimi lustri ha ceduto in vari punti della sua estensione, diventando insicura e pericolosa. Le indicazioni arrivate da esponenti di Palazzo di città, nelle scorse settimane, hanno previsto la possibilità di tornare a giocare presto nello stadio casalingo, forse, a gennaio del nuovo anno. Si spera di mettere fine a ritardi ed intoppi che persistono e non permettono di usare lo stadio in modo normale, specie alla luce dei lavori del generale restiling tecnico della struttura (spogliatoi, sottopasso dei giocatori, impianti sanitari, elettrici, ecc.), effettuati quasi 2 anni fa, per circa 240.000 euro. Intanto, anche per la stazione ferroviaria: sempre oggetto di polemiche politiche e proteste, causa abbandono e scarsa sicurezza, sono stati presi provvedimenti che stanno facendo registrare un miglioramento della situazione. Infatti, da pochi giorni, sono state sistemate nuove sedie per i viaggiatori che impediscono di bivaccare all'interno dello scalo, mentre l'intera zona intorno allo scalo: il cosiddetto ferro di cavallo, è pattugliato con maggiore frequenza dalle Forze dell'ordine.