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Data: 18/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Nomina di Mattioli all'Izs, otto persone indagate

Sulla nomina di Mauro Mattioli a direttore generale presso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo salta fuori una inchiesta che vede tra gli indagati l'attuale presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. A dare il via all'inchiesta un rappresentante del Ministero della Salute, attraverso un esposto presentato ai carabinieri, dopo l'ok dell'Avvocatura della Regione e dunque dello stesso D'Alfonso alla nomina di Mattioli. L'inchiesta dell'ex sostituto procuratore della Repubblica dell'Aquila, Antonietta Picardi, è saltata fuori nell'ambito di una proroga delle indagini preliminari della scorsa primavera, nella quale il reato ipotizzato in concorso è quello di abuso d'ufficio e falso. Sotto la lente di ingrandimento della Procura aquilana i soggetti che a vario titolo si sono interessati delle procedure di identificazione di una prima rosa di candidati fino alla nomina ufficiale. Si tratta di Irene Ciabbini, Luciano D'Amico, Manola Di Pasquale, Ernesto Grippo, Vincenzo Rivera, Claudio Ruffini (assistito dagli avvocati Gennaro e Caterina Lettieri) ed infine Stefania Valeri. Secondo quanto è stato possibile appurare, per alcuni candidati l'idoneità a concorrere al prestigioso incarico sarebbe stata votata all'unanimità, mentre su quella di Mattioli ci sarebbe stato il parere negativo del membro della Commissione Grippo e del rappresentante del Ministero della Salute. La vicenda sarebbe poi passata in mano all'Avvocatura regionale che avrebbe attestato l'idoneità di Mattioli. La commissione nel corso di una successiva riunione avrebbe poi preso atto della decisione di nomina su Mattioli, avallata dallo stesso Governatore D'Alfonso che aveva incassato il sì anche della Regione Molise. Rivera dal canto suo, nel trasmettere al Ministero il nome dello stesso Mattioli, non avrebbe rappresentato la situazione che si era venuta a creare, ovvero che sul candidato non ci sarebbe stato il voto unanime della Commissione. Secondo il parere dello stesso Grippo, (interrogato dal sostituto alla presenza dell'avvocato di fiducia, Sergio Della Rocca in cui ha chiarito la sua posizione) l'aver svolto per tre anni l'incarico di presidenza di una Facoltà universitaria e l'essere stato per cinque anni Rettore di Teramo comunque non dava a Mattioli quel peso necessario per ricoprire l'incarico. Dello stesso parere anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che aveva evidenziato la mancanza di comprovata esperienza.



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