AVEZZANO Nulla cambia nell'immediato. Il sindaco Gabriele De Angelis e la sua maggioranza mantengono le redini del governo cittadino. Almeno fino a giovedì 9 novembre. Ieri, da Roma, l'ennesima puntata di questa partita politica. Il Consiglio di Stato, rappresentato da Massimiliano Noccelli, ha accolto l'istanza cautelare e ha sospeso l'esecutività della sentenza del Tar dell'Aquila. La discussione è fissata appunto nella seconda settimana del prossimo mese quando la camera di consiglio dovrà decidere se confermare o meno la sospensiva e stabilire la data per la discussione nel merito. A quel punto si conoscerà il destino dell'amministrazione De Angelis.Giovedì scorso i giudici del Tar hanno applicato il principio dell'anatra zoppa, assegnando 13 seggi all'opposizione guidata da Gianni Di Pangrazio, l'avversario sconfitto da De Angelis dopo il ballottaggio delle elezioni di giugno, due seggi ai consiglieri Francesco Eligi (Movimento 5 Stelle) e Leonardo Casciere, e nove alla coalizione del sindaco in carica. Un palese caso di ingovernabilità che rischia di minare fortemente la stabilità amministrativa. Due i ricorsi al Consiglio di Stato. Uno del Comune rappresentato dall'avvocato Bruno Capponi. L'altro di cinque consiglieri su sei che in caso di sconfitta sarebbero costretti ad abbandonare gli scranni dell'aula consiliare. Pierluigi Di Stefano, Mariano Santomaggio, Mauro Di Benedetto, Massimo Verrecchia e Chiara Colucci sono assistiti dagli avvocati Sandro Gallese e Guido Ponziani. Manca all'appello Francesco Paciotti, che ha preferito non imboccare la strada giudiziaria. Il ricorso è stato presentato contro Gianni Di Pangrazio, Ignazio Iucci, Antonio Di Fabio, Luigia Francesconi, Gianfranco Gallese e, ancora, Giovanni Luccitti, Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere e Francesco Eligi (nessuno di loro si è costituito in giudizio).«Esprimiamo la massima soddisfazione», sostengono gli avvocati Gallese e Ponziani e i cinque consiglieri ricorrenti, «visto che il provvedimento del Tar Abruzzo era sin da subito apparso errato nel suo contenuto». Meno trionfalistico il commento del sindaco Gabriele De Angelis di fronte a questa prima decisione del Consiglio di Stato. «Ero sereno prima e continuo ad esserlo, quindi continuo a lavorare per amministrare nel bene della città», afferma il primo cittadino in carica. «Ci sono tanti appuntamenti importanti e aspetto in maniera serena che il Consiglio di Stato entri nel merito. Spero che i tempi canonici della giustizia amministrativa siano rispettati: non ho problemi di accelerare o allungare».Spiega quindi i motivi che lo hanno spinto a rivolgersi al Consiglio di Stato: «La città mi ha scelto e su questo non ci sono dubbi. Dovevo fare quello che ho fatto per proteggere la mia maggioranza. Se dovessimo avere torto? Valuteremo che cosa fare. Di certo, e lo ribadisco a chiare note, non faremo mai accordi con Giovanni Di Pangrazio né con chi sta con lui».