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Pescara, 24/07/2024
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Data: 19/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Padoan diluisce il debito della Regione. Sì alla norma che permette di “spalmare” il deficit di settecento milioni in venti anni

PESCARA La notizia era nell’aria e arriva proprio quando il treno di Matteo Renzi si appresta a fare tappa in Abruzzo: la Regione avrà la possibilità di spalmare il debito di bilancio (quasi 700milioni) in 20 anni. L’effetto sarà quello di dare respiro alla finanza pubblica e agli investimenti, scansando così lo spettro del commissariamento già conosciuto sui conti della sanità. Una richiesta formulata nei mesi scorsi al ministro Padoan dal governatore Luciano D’Alfonso e perfezionata nella parte tecnica dall’assessore regionale al bilancio, Silvio Paolucci. Non a caso, i primi a darne notizia sono proprio D’Alfonso e il suo assessore: «Come anticipato giorni fa - scrivono i due in una nota - nella legge di bilancio dello Stato c’è la “norma Abruzzo” che consente di ereditare il debito ereditato al 31 dicembre 2014 in 20 esercizi successivi rispetto a quello cristallizzato da idonea delibera di Giunta regionale, con l’unico obbligo di aumentare gli investimenti del 2% a parti- re dal 2018. La finanza pubblica della Regione Abruzzo - continua la nota - torna così definitivamente in bonis». Per D’Alfonso e Paolucci si tratta di un risultato senza pari: «A questo punto - spiegano - si può cominciare a correre e a ingrandire il nostro regionalismo». Senza questa dilazione concessa dal ministero dell’Economia a correre seri rischi sarebbero state soprattutto le voci di spesa legate al sociale e al trasporto pubblico, su cui si sarebbe abbattuta inevitabilmente la mannaia dei tagli. Un traguardo che ha probabilmente contribuito a convincere D’Alfonso a proseguire il suo percorso politico in Regione, mettendo da parte l’ipotesi della candidatura alle politiche.

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