TERAMO Il Comune tiene alta l'attenzione sugli scuolabus. Alla ripresa delle lezioni e del trasporto alunni sono ripartiti anche i controlli a sorpresa sui mezzi utilizzati dalla ditta Angelino che gestisce il servizio da gennaio del 2015. Le verifiche sono scattate ieri mattina da parte dei vigili urbani e come già successo in passato sono state riscontrate irregolarità. Gli agenti della polizia municipale hanno evidenziato in particolare quattro violazioni. In due casi le gomme montate dai pulmini non sono risultate conformi alle prescrizioni, mentre le altre due contestazioni hanno riguardato la mancanza di estintori a bordo e l'incompletezza della documentazione. Le violazioni registrate dai vigili hanno comportato l'emissione di multe a carico del gestore del servizio, oltre all'obbligo di mettere in regola gli scuolabus. Nel corso della verifica è stata anche contestata la mancanza della scritta "Comune di Teramo" sulla fiancata di uno degli scuolabus. La ditta Angelino, che assicura lo stesso tipo di servizio anche in altre città, non ha modificato l'indicazione riportata sul pulmino ed è rimasta la scritta "Comune di Scarlino", centro del Grossetano in cui era utilizzato in precedenza lo stesso mezzo ora in servizio a Teramo. Il blitz di ieri mattina, scattato poco prima che i pulmini entrassero in servizio, è seguito alle verifiche disposte dall'amministrazione comunale a inizio settembre, prima dell'apertura delle scuole. In quel caso si trattò di una verifica preventiva da parte della polizia municipale tesa ad accertare la regolarità dei documenti e l'adeguatezza dei mezzi che da li a qualche giorno sarebbero tornati sulle strade. L'ispezione, per quanto riferì nella circostanza il comandante dei vigili Franco Zaina, fece emergere solo lievi carenze relative a elementi di dettaglio dell'equipaggiamento degli scuolabus. Alla ditta Angelino era andato molto peggio a maggio, quando i controlli a sorpresa seguiti ad alcune segnalazioni fecero emergere carenze più gravi. Le irregolarità riscontrate si concretizzarono in 3.500 euro di multa a carico della ditta. Ulteriori violazioni accertate in futuro potrebbero anche sfociare nella rescissione del contratto per il trasporto alunni.