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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Giovani e occupazione c'è l'impegno di Renzi

PESCARA Un ragazzino chiede: «Perché i politici prendono tanti soldi?». Matteo Renzi non si fa sorprendere: «Il problema non è quanto guadagni, ma cosa fai per meritarti lo stipendio». Un altro si avventura in una richiesta impossibile: «Fateci vedere i campionati di calcio in tv senza pagare». «Questo - risponde l'ex premier con un sorriso - è un desiderio difficile da realizzare ma so che molti di voi sono bravi a maneggiare su internet». Poi c'è chi affronta temi più impegnativi, come quello del bullismo, o ponendo questioni più praticabili rispetto alle partite in chiaro da vedere in tv: «Perché non date i libri di scuola gratis a tutti i ragazzi fino a 18 anni?». Alla casa Madre Ester di Pineto si consuma la prima tappa abruzzese del lungo viaggio in treno di Matteo Renzi. Un incontro riservatissimo, tra le mura dell'istituto che ospita bambini e ragazzi difficili, nella maggior parte dei casi vittime di abbandono.
COMMENTIPrima di lasciare la località del Teramano, Renzi commenta: «E' impressionante vedere la forza delle suore, degli educatori, di chi lavora con questi ragazzi che provengono da situazioni di gravissima difficoltà in famiglia. E' giusto e necessario - aggiunge - ascoltare i loro pensieri, sorridere con loro, pur tra mille difficoltà. Questo è un grande Paese perché ha strutture di eccellenza nel contrasto al disagio». Marco Rapino, segretario regionale del Pd, è sempre accanto al leader: «Casa Madre Ester - dice - è un fiore all'occhiello per le politiche sociali abruzzesi, ma anche un baluardo per un partito che crede fortemente che il futuro del Paese sia indissolubilmente legato al miglioramento della qualità della vita di ogni individuo». Fuori c'è l'altro Abruzzo a chiedere risposte. Come i lavoratori della Hatria alle prese con una dura vertenza aziendale: «Ho incontrato una loro delegazione - spiega Renzi -, abbiamo chiamato insieme il vice ministro Teresa Bellanova che si occupa di crisi occupazionali. Faremo di tutto per evitare i 55 licenziamenti». Più tardi è arrivato l'impegno per gli operai della Honeywell di Atessa, con la promessa di mediare con la multinazionale.
LE CRISIAd attendere l'ex premier alla stazione centrale di Pescara c'è invece una rappresentanza dei precari dei vigili del fuoco che chiede la stabilizzazione dei cosiddetti discontinui: 500 in Abruzzo, 15mila in tutta Italia. Sono quelli che lavorano al fianco dei colleghi in organico con gli stessi turni massacranti e correndo gli stessi rischi, ma senza diritti. Sul binario 1 della stazione di Pescara sono ad attendere in tanti: militanti, amministratori, parlamentari del Pd. Qualcuno chiede: «Ma dove si tiene la manifestazione?», retaggio delle vecchie campagne elettorali. Intanto Renzi si è già imbucato su un'auto grigia in direzione Ortucchio, nella Marsica, per visitare un'altra eccellenza della regione: il centro di Telespazio, che lui stesso definisce «Il primo teleporto al mondo per usi civili». Ad accompagnarlo in ogni tappa c'è Luciano D'Alfonso e lo staff del segretario. Niente incontri politici o istituzionali: «Sono qui - ha già precisato Renzi - solo per prendere appunti». Il treno del Pd, Direzione Italia, nasce proprio per una campagna d'ascolto nelle province, dove è più facile tastare il polso del Paese senza dover rincorrere l'Alta velocità. A Pescara c'è il tempo per un altro incontro importante all'istituto alberghiero De Cecco, dove Renzi parla di formazione e alternanza scuola-lavoro. Poi l'ultima tappa di Vasto-San Salvo, tra le aziende che ce l'hanno fatta e quelle che soffrono, annaspando a fatica sul sentiero della ripresa.

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