ROMA Nei prossimi tre anni con gli sgravi contributivi che saranno inseriti nella legge di stabilità, saranno assunti circa un milione di lavoratori. A spiegarlo è la relazione tecnica sulla norma che introduce, a partire dal 2018, la decontribuzione al 50% per i neo assunti. Il nuovo bonus fiscale, secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato, può generare 380 mila nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni nel 2018 e di 300 mila giovani con età inferiore ai 30 anni per ciascuno degli anni successivi. La bozza della manovra, che dovrebbe essere trasmessa oggi alle Camere, indica un esonero contributivo medio di 2.430 euro nel 2018, calcolato considerando che circa il 69% delle assunzioni del 2016 risultano inferiori al limite massimo di 3.250 euro su base annua, indicato dalla norma come tetto massimo allo sgravio, presentando un esonero medio di circa 2.060 euro, mentre il restante 31% avrà uno sgravio di 3.250 euro. Per gli anni successivi uno sgravio medio di 2.390 euro, mentre il restante 28% avrà uno sgravio di 3.250 euro.
LE LIMATURE
Nelle ultime ore prima della presentazione ufficiale del testo, la limatura delle norme ha portato all'esclusione dalle legge di bilancio del prelievo del 2 per mille sulle polizze vita. Mentre iniziano a sollevarsi le prime polemiche sull'operazione di cartolarizzazione del magazzino di Equitalia, quello in cui sono custodite decine di miliardi di euro di tasse evase e non ancora riscosse. Il timore è che la vendita alle banche o alle istituzioni finanziarie di questo monte di crediti, possa condurre ad una riscossione forzata senza le garanzie a cui è obbligata la nuova Agenzia della riscossione, come per esempio l'impignorabilità della prima casa. La cartolarizzazione del magazzino, secondo le stime del governo, potrebbe fruttare fino a 10 miliardi di euro. Tra le pieghe del provvedimento, è spuntata poi una tassa di 10 euro su tutti i concorsi per la scuola. «Nella legge di stabilità», ha spiegato il vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, «sono previsti fondi per 10 miliardi di euro per incentivare i trasporti urbani su ferro, e il recupero dei binari dimenticati».
IL CASO AGECONTROL
È saltata invece, almeno dall'ultima bozza, la norma che stabilizzava al 10% la cedolare secca sui canoni di affitto concordati. Confedilizia si è subito scagliata contro la solita «manina». Ma Delrio ha rassicurato: ci sarà. Tra le altre novità, anche l'uscita della Rai dall'elenco delle società pubbliche sottoposte alle norme di spending review, mentre rimane in vigore il tetto sui compensi. Un'altra norma, invece, introduce una stretta sulle frodi sulla benzina che, secondo la relazione tecnica, potrebbe fruttare 270 milioni.
Intanto ieri in un'interrogazione parlamentare il deputato Fdi, Walter Rizzetto, ha chiesto al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, di tutelare i posti di lavoro a tempo indeterminato di Agecontro in vista dell'accorpamento in Agea.