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Data: 22/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Lavori per 32 milioni contro l'inquinamento. D'Alfonso svela il progetto del parco depurativo, l'opera pronta in 18 mesi

PESCARA Ammontano a 32,5 milioni di euro i lavori in fase di realizzazione e in programma per garantire nel prossimo futuro un mare sempre pulito. I primi appalti, pari a 12,5 milioni di euro per potenziare il depuratore di via Raiale, sono già in corso di realizzazione. Altri 20 milioni verranno spesi per quello che viene chiamato il parco depurativo, ossia una serie di interventi tra Pescara, San Giovanni Teatino e Spoltore per migliorare il sistema di depurazione.Un'operazione enorme, presentata ieri nei dettagli dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso e dal direttore dell'Ersi (Ente regionale servizio idrico integrato) Tommaso Di Biase. Presente anche il presidente dell' azienda Aca Luca Toro. I FONDI. «Ci sono 20 milioni di fondi Por Fsc 2014-2020 che verranno utilizzati per il parco depurativo», ha spiegato D'Alfonso, «questi si aggiungono ai 12,5 milioni già stanziati in precedenza». «Non mi vorrei trovare nei panni dei miei oppositori che hanno avuto 66 mesi e non sono riusciti a farlo», ha aggiunto, «noi abbiamo trovato le risorse, messo in campo i progetti, rastrellato le procedure, condiviso i pareri e ora siamo in condizioni di appaltare».Le parole pronunciate dal presidente della Regione sono in un certo senso una risposta al centrodestra che, nei giorni scorsi, aveva sostenuto che mancavano i soldi per realizzare il parco depurativo. «Si tratta di un progetto originale», ha fatto presente Di Biase, «formato da dieci interventi sul territorio per il sistema fognario e depurativo. Progetti che sono collegati tra loro, ma che hanno ognuno una propria funzionalità». L'Ersi prevede di completare il piano entro fine dicembre ed entro due mesi e mezzo ci dovrebbe essere il vincitore della gara per 20 milioni di euro.«Per realizzare l'intera opera ci vorranno 18 mesi una volta partiti i lavori», ha sostenuto Di Biase.IL DEPURATORE. Dunque, l'intervento di potenziamento del depuratore di via Raiale è già in fase di realizzazione.Si tratta di un intervento per 12,5 milioni, di cui 8,5 finanziati con la legge Sblocca Italia, opera già appaltata e altri 4 milioni derivanti dal Masterplan della Regione. Questi lavori consentiranno il trattamento delle acque, in caso di pioggia, fino a quattro volte la portata media attuale.IL PARCO DEPURATIVO. Ecco cosa prevede il progetto complessivo. Innanzitutto, la realizzazione di due vasche di 10mila metri cubi ciascuna alla Madonnina. Si tratta di una vasca di prima pioggia e un'altra di disinfezioni. In questo modo, in caso di pioggia, l'acqua piovana verrà disinfettata direttamente nelle vasche e non andrà ad intasare il lavoro del depuratore. Un'ulteriore vasca di laminazione da 10mila metri cubi verrà realizzata all'interno dell'area del depuratore. Altre due da 500 metri cubi ciascuna verranno posizionate in prossimità del sollevamento di viale Primo Vere, per evitare sfiori all'altezza di Fosso Vallelunga, e nelle vicinanze dello stadio. Inoltre, verrà potenziato il sollevamento all'altezza del ponte Capacchietti, con raddoppio della condotta e posizionata una vasca da 1.500 metri cubi nella stessa zona. Poi, la realizzazione di collettori e sollevamenti su San Giovanni Teatino, per deviarne parte della fognatura verso il depuratore di San Martino, a Chieti; su Spoltore, per deviarne parte della fognatura al collettore della zona di via Aldo Moro verso San Martino; e il raddoppio del collettore golenale.«Si creano strutture e vasche», ha sottolineato D'Alfonso, «per ospitare l'acqua non usata, per esempio che derivi dal cielo, in maniera tale da non appesantire il depuratore, perché se ci va l'acqua che non deve essere lavata e depurata, quella struttura va in sofferenza facendo il troppo pieno e creando un imbuto che poi fa fuoriuscire l'acqua. Creando le vasche di prima accoglienza, si consente al depuratore di fare il suo lavoro». «Con il parco depurativo e gli interventi sul depuratore», ha concluso il presidente della Regione, «noi mettiamo non in sicurezza, ma di più il sistema del ciclo idrico dell'area metropolitana di Pescara e Chieti. Abbiamo trovato soluzione anche alle esigenze di Spoltore e San Giovanni Teatino facendo in modo che vadano a conferire nella struttura di San Martino».

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