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Pescara, 24/07/2024
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Data: 22/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Approvato il progetto per il taglio della diga foranea. Bentivoglio, capo del Provveditorato alle opere marittime, dà il via libera alla Regione. Il cantiere entro due settimane

PESCARA Entro due settimane dovrebbe essere cantierizzato l'appalto per il taglio della diga foranea. Sono i tempi previsti dopo il via libera al progetto annunciato ieri dal responsabile del Provveditorato alle opere pubbliche Enrico Bentivoglio. Il dirigente ha fatto sapere alla Regione che domani preparerà il rapporto di validazione, che è di fatto l'atto conclusivo di approvazione del progetto. Dopodiché dovrà essere concordata la consegna dei lavori alla ditta che ha vinto l'appalto, la Rcm costruzione, di Sarno. Sempre domani, verrà informato il comandante della Direzione marittima Enrico Moretti per organizzare le attività di cantieramento in banchina.Insomma, tutto è pronto per lo sfondamento della diga foranea, intervento da 3,5 milioni di euro ritenuto indispensabile per poter migliorare il deflusso del fiume in mare aperto, evitando così i fenomeni, registrati fino ad oggi, di insabbiamento dei fondali del porto e dell'inquinamento della costa a nord. È previsto inizialmente un taglio di 100 metri, che si ridurrà successivamente a 70 con la costruzione delle testate. Viene, quindi, rispettato il cronoprogramma dei lavori, stilato durante una riunione convocata il 7 settembre scorso dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso. All'incontro, presieduto da D'Alfonso, erano presenti il comandante della Direzione marittima Enrico Moretti, il responsabile del Provveditorato alle opere pubbliche Enrico Bentivoglio, il presidente dell'Arap Giampiero Leombroni, il presidente dell'Autorità del sistema portuale del mare Adriatico centrale Rodolfo Giampieri. Nel corso della riunione, i rappresentanti dell'impresa Rcm avevano illustrato i vari interventi per il taglio della diga foranea.Contestualmente, dovrebbero partire anche i lavori riguardanti la realizzazione della soffolta a nord della darsena commerciale, il cui scopo è quello di evitare l'insabbiamento della darsena del porto.In quella riunione si era fatto il punto anche sulla progettazione dei moli guardiani per un importo di circa 15 milioni di euro, fondi già previsti nel Masterplan della Regione. Si dovrebbe così risolvere un problema che si trascina da anni. Il peggioramento della qualità delle acque nell'area portuale e lungo la costa settentrionale venne notato subito dopo la realizzazione della diga, realizzata con il progetto redatto dal Genio civile per le Opere marittime di Ancona e approvato nel giugno del 1988. Quel progetto prevedeva una diga isolata in mare, lunga circa 700 metri, ad andamento curvilineo, posta sui fondali di 9 metri e destinata a proteggere dal mare e dalle correnti l'ingresso del porto canale. I lavori si conclusero nel 1995 con un tracciato che non rispettava integralmente quello dei disegni esecutivi. Durante l'esecuzione dei lavori si manifestarono alcune conseguenze negative dei nuovi interventi, come un fenomeno di deviazione delle acque fluviali inquinate verso le spiagge a ovest della foce, nonché di interrimento del canale e del bacino esterno.(a.ben.)

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