Nella notte tra sabato e domenica due rugbisti hanno passato la palla. Il rugby saluta Augusto De Blasis, morto all'eta di 91 anni all'ospedale San Salvatore e Marco Ammaniti scomparso a 48 anni a Pescara. La seconda linea De Blasis ha indossato la casacca neroverde in Prima divisione (1948-1949) arrivando fino alla serie A debuttando il 30 settembre 1951 contro la Partenope Napoli (12-6). Invece disputò l'ultima gara a 38 anni in A contro il Rovigo il 3 maggio 1964 (3-3). Soprannominato Papà per il suo carattere sempre pronto ad aiutare i compagni anche fuori dal campo. Per anni ha gestito nel centro storico il ristorante La Ninetta. Lascia la moglie e due figli. L'ultimo saluto a De Blasis oggi alle 11 al cimitero.
Un infarto mentre dormiva: così è morto invece Ammaniti a Pescara. L'ex utility degli avanti del Cus, in serie C e B e nell'Under 19 del Cus nonché in quelle della Polisportiva L'Aquila, era un dirigente dell'Anas e si era trasferito per lavoro a Pescara dopo il terremoto con la compagna. Ammaniti, detto Ciccio, collaborava come allenatore, insieme all'altro aquilano Carlo Centofanti, al Pescara Rugby (C1). Come giocatore ha vinto il torneo Milani Under 15 a Rovigo con il Cus allenato da Terenzio De Benedictis, e poi la promozione dalla Fascia 2 alla Uno in Under 19. Sempre in Under 19 era nella rosa della Polisportiva che pareggiò la finale nazionale con il Rovigo, con i neroverdi che non si presentarono per protesta alla replica della gara. E' stato anche tecnico della Polisportiva per l'Under 16. La camera ardente è stata allestita nella sua casa di famiglia nel rione Santa Barbara. Funerali oggi alle 15 nella chiesa di San Sisto.