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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Ritorna l'allarme per le polveri sottili

Caro Direttore, in questi giorni si ripete puntuale - come tutti gli anni - il ritornello delle polveri sottili che inquinano l'aria che respiriamo. La qualità peggiora, naturalmente, in concomitanza con l'accensione degli impianti di riscaldamento e la riapertura delle scuole, con i conseguenti eccessi del traffico veicolare negli orari di entrata e uscita degli alunni dai plessi scolastici. Come rimediare è arcinoto, benché i Comuni italiani - tutti insieme - facciano ancora molto poco allo scopo. Occorrerebbe impedire, con scelte coraggiose, l'accesso delle auto alle zone centrali, anziché accrescere proprio lì il numero di parcheggi a prezzi stracciati, vietare la sosta dei veicoli davanti alle scuole, sviluppare le aree 30 Ztl e quelle ciclo pedonali, potenziare il servizio di trasporto pubblico ecologico, prevedere servizi di scuola bus, bici bus e pedi bus a forte contenuto educativo, oltre che benefico per la salute dei ragazzi e degli stessi genitori. A Pescara, per lunghi anni, si è pensato di affidare la soluzione di tutti i mali del traffico a un antico filobus olandese non funzionante, per questo motivo mai entrato in esercizio, da applicare sull'unico Viale ciclo pedonale della Città (l'apprezzata Strada Parco), persino inadeguato ad accoglierlo in condizioni di sicurezza a doppia corsia di transito: una follia, che ha procurato solo danni rilevanti al patrimonio e al paesaggio, senza alcuna utilità sociale per i cittadini. Noncuranti di tutto ciò, i responsabili dell'azienda regionale TUA - malamente sostenuti dal Comune di Pescara - vorrebbero ora trasferire, sempre sull'unico asse ciclo pedonale a disposizione della mobilità dolce, da curare e incentivare, gli autobus della linea 3 in servizio su Viale Bovio. Trascurando - ancora una volta - i limiti strutturali e dimensionali di un tracciato che, nelle condizioni date, non potrà mai essere omologato al trasporto rapido di massa. Un'idea "fissa", dura a morire, altrettanto dannosa improduttiva e impraticabile. Avanti di questo passo, difficilmente Pescara cambierà verso nel 2027: a meno che non si presti finalmente ascolto alle buone ragioni dei comitati.

Ivano Angiolelli

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