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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Centro turistico, i conti che fanno paura a Biondi. Il sindaco non esclude tagli. I salviniani: «Atti in Procura». Sì al bilancio consolidato. Biondi: «Stiamo assecondando la volontà espressa dai lavoratori Ama che, con un referendum, hanno votato in favore della fusione con Tua»

I conti che fanno paura. L’esposizione debitoria «rilevante» del Centro turistico Gran Sasso, 4,5 milioni, come emerge dalla nota integrativa al bilancio consolidato, preoccupa, e non poco, il sindaco Pierluigi Biondi. Il primo cittadino, dopo aver commissariato l’azienda, affidandola alle cure dell’avvocato Domenico de Nardis, preannuncia ulteriori «azioni correttive in ragione delle criticità emerse in sede di stesura del bilancio consolidato ». Che presenta un valore complessivo di circa 1 miliardo e 900 milioni (compresi i trasferimenti per la ricostruzione) con un utile consolidato di circa 660 milioni, come annuncia l’assessore Annalisa Di Stefano.
TAGLI IN VISTA. I salviniani spingono per portare gli atti in Procura e Corte dei conti. Lo conferma il presidente del consiglio comunale Roberto Tinari. Eppure votano un documento con tanti punti da chiarire: 17 sì, 4 astensioni e un voto contrario, quello di Carla Cimoroni (Coalizione sociale). Al momento del voto il gruppo Pd si defila, mentre resta al suo posto Americo Di Benedetto, candidato sindaco sconfitto. «Spese imponenti, operazioni finanziarie complesse, gestione “rilassata” e problematiche legate all’organizzazione del personale, impongono di trattare il tema della razionalizzazione delle partecipate con maggiore cautela di quanto non abbia già previsto». Così Biondi mette le mani avanti. «In questi primi tre mesi di governo», prosegue, «si è proceduto a un’analisi preliminare utile a determinare criticità e opportunità. La scelta di nominare un commissario è funzionale all’acquisizione di informazioni relative ai problemi dell’azienda, che deve far fronte a investimenti di rilievo. Si pensi, solo a titolo di esempio, al cantiere della seggiovia delle Fontari, chiuso da febbraio a giugno in un cassetto. Stiamo assecondando, poi, la volontà espressa dai lavoratori Ama che, con un referendum, hanno votato in favore della fusione con Tua. Abbiamo proceduto a fissare alcune scadenze. Entro la fine di settembre Tua avrebbe dovuto concludere la due diligence su Ama, mentre il termine ultimo per la conclusione del processo di fusione è a giugno 2018».
MACERIE. «Affrontando la questione di Asm», prosegue Biondi, «continuo a ritenere che si sia persa l’occasione di gestire le macerie dei territori colpiti dal terremoto, quando la normativa lo consentiva. Oggi, aziende come quelle di Avezzano e Sulmona, con management più lungimiranti, hanno letteralmente “accerchiato” l’Asm. Cedere una parte delle quote della municipalizzata ai Comuni limitrofi, così come previsto nelle azioni programmatiche relative agli obiettivi individuati nel documento, non vuol dire scaricare su questi i costi di gestione. Vuol dire, piuttosto, razionalizzare i costi di un ente che, forse, ha nel suo organico un numero di dipendenti amministrativi tale da poter spendere energie e risorse anche verso altri territori. La razionalizzazione è stata, fin dall’insediamento, una priorità di quest’amministrazione. Per consentire all’ambizioso progetto di produrre effetti positivi sul territorio», auspica Biondi, «è necessario, però, sanare i deficit emersi e tarare nuove soluzioni, cosa che rappresenta il nostro impegno quotidiano».
IL PUNTO CHIAVE. Dopo il via libera alla seconda variazione al bilancio di previsione 2017/2019 (38mila euro per prorogare i contratti di nove precari che lavorano come manutentori) e l’approvazione (19 sì, 3 no e 6 astenuti) della delibera di revisione straordinaria delle partecipazioni azionarie del Comune, il consiglio si scalda sul Centro turistico. Dall’opposizione si levano le voci di Giustino Masciocco e Angelo Mancini. L’esponente di Mdp-Articolo 1 dice che «sulle spa la destra continua a fare quello che ha fatto Cialente. I bilanci di Gsa e Centro turistico sono stati approvati da questa maggioranza che non ci ha messo niente di nuovo. Quando eravate minoranza non avete votato questi conti e adesso li riproponete e votate sì. Quattro mesi dopo le elezioni avete copiato il piano Cialente sulle spa. E mentre sui giornali dite che il centrosinistra le ha schiattate, adesso non c’è traccia del cambiamento. Che vole te fare, voi, delle spa?». Mancini (L’Aquila sicurezza lavoro) rincara la dose: «Le spa sono tutte indebitate, ma non da adesso. Bisogna risalire ai tempi di Tempesta e ricordare che le società erano tre e diventarono 7, con cda, revisori e personale: oggi sono 422 persone, 5 amministratori e 17 revisori. Numeri abnormi che non rispondono alle esigenze di funzionalità a fronte di servizi che i cittadini continuano a pagare cari. La fusione Ama-Tua è pericolosa. E da Filetto per venire a scuola in città bisogna prendere sempre tre pullman». Forte dei pareri di regolarità tecnica e contabile, il centrodestra approva. Ma Masciocco avverte: «I pareri sono pleonastici e non vi esimono dalle responsabilità, che dovete cominciare a prendervi».

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