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Pescara, 24/07/2024
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Data: 26/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il dialogo impossibile sulla filovia. I comitati: la strada parco non si tocca. L'Assessore Civitarese: «Non ho le chiavi della filovia ma mi sembra difficile che un dirigente possa mai mettere una firma per dire che i 18 milioni di euro presi e destinati a questa opera possano essere utilizzati per chissà cosa».

Apertura e riconoscimento per l'ascolto, ma il no rimane. Nuovo intenso faccia a faccia ieri pomeriggio nell'auditorium Castellammare fra i comitati che si oppongono alla filovia sulla strada parco e i rappresentanti dell'amministrazione comunale. Un appuntamento pubblico nel programma degli Stati generali della mobilità urbana-Verso Pescara 2027 e dedicato al Piano urbano della mobilità sostenibile, illustrato dall'assessore Stefano Civitarese e dal consulente dell'amministrazione Roberto Mascarucci. «Il Pums porta premi per il finanziamento dei progetti previsti - dice Civitarese -. Sappiamo in via ufficiosa che dall'Unione europea sono in arrivo risorse molto interessanti per avviare una nuova immagine della città, in particolare con nuovi modi di spostarsi, guardano alla sostenibilità e alla salute».
Un progetto generale che, come ricordato nel corso dell'incontro, include un mezzo «in sede propria, dedicato al trasporto collettivo, che abbia una sostenibilità ambientale - come indicato da Roberto Mascarucci -. Che sia filovia, bus a metano, un tram, con passaggio sulla strada parco. La sede propria garantisce velocità commerciali superiori agli attuali sedici chilometri orari».
«Come comitati e cittadini abbiamo contribuito a svelare le incredibili contraddizioni che hanno determinato l'impraticabilità del sistema su un tracciato mai attrezzato ad accoglierlo in condizioni di sicurezza». Ulteriore appello, quindi, per mantenere la funzione sociale della strada parco, un «simbolo espressivo» della città sempre secondo le parole dei presenti: i comitati Ventimila metri cubi, Oltre il gazebo, Utenti strada parco, Fiab Pescara bici. «L'assessore è ben consapevole che i simboli vanno preservati, mai abbattuti - così ancora i comitati -. Commetterebbe, altrimenti, un errore storico imperdonabile. Ricordando inoltre che l'idea della filovia è stata abbandonata dallo stesso presidente della Regione». Le associazioni chiedono se, ad oggi, in previsione del passaggio di un mezzo sull'ex tracciato, «la carreggiata rimane quella, se si abbattono le barriere architettoniche, se si è in grado di presentare un preliminare d'appalto e come può un'amministrazione che fa della mobilità ciclabile un punto importante, cancellare bici e pedoni per il passaggio di un mezzo». «Non ho le chiavi della filovia - ha ribattuto l'assessore Stefano Civitarese - ma mi sembra difficile che un dirigente possa mai mettere una firma per dire che i 18 milioni di euro presi e destinati a questa opera possano essere utilizzati per chissà cosa».

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