PESCARA Il corridoio fra i due mari, l'Adriatico e il Tirreno, come opportunità di sviluppo economico sulla direttrice di collegamento fra la Spagna, i Balcani e il Mediterraneo sud-orientale, della quale i porti del sistema del Mare Adriatico Centrale sono protagonisti grazie alla favorevole posizione geografica. Nasce da questa riflessione il progetto di cooperazione fra l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e l'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale (Civitavecchia) per promuovere azioni condivise per valorizzare i corridoi trasversali di collegamento fra le due coste.Le due istituzioni stanno lavorando ad un'intesa, approvata ieri all'unanimità dal Comitato di gestione dell'Autorità di sistema del mare Adriatico centrale, per promuovere una strategia per cogliere le occasioni di sviluppo che possono nascere da un collegamento trasversale fra le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.«Un canale preferenziale per i collegamenti del Centro Italia», commenta il presidente dell'Adsp, Rodolfo Giampieri, «che collega il mare Adriatico e la costa tirrenica. Una possibilità di contribuire - dati alla mano - a ribilanciare le politiche comunitarie a supporto dei corridoi multimodali per il trasporto efficiente e competitivo di passeggeri e merci, seguendo le richieste del mercato per connessioni più efficienti ed integrate attraverso il Mediterraneo. Un'iniziativa», contin ua Giampieri, «che oggi può svilupparsi grazie al clima di cooperazione costruttiva favorito dal completamento della riforma italiana dei porti, che rende le Adsp pronte a sviluppare iniziative di ampio respiro a vantaggio dei settori della logistica e dei trasporti dei territori retro-portuali, nell'ottica di esaltare le funzioni dei porti commerciali di Ancona ed Ortona. Uno scenario strategico che guarda con decisione allo sviluppo e alla ripresa economica per creare nuova occupazione». «La strategia della Regione Abruzzo cui lavoriamo da mesi», ha commentato Camillo D'Alessandro, consigliere regionale delegato ai trasporti, «circa la specializzazione dei nostri porti rispetto ai nuovi flussi, che dall'est e dal sud del mondo raggiungono la penisola iberica, diventa realtà. La naturale porta del corridoio trasversale è rappresentata dall'Abruzzo perché all'interno del sistema portuale solo la nostra regione con i suoi porti presenta un collegamento diretto tra Adriatico e Tirreno attraverso la funzione dell'autostrada; Civitavecchia e Ortona sono collegate senza soluzione di continuità. Si aprono ora scenari nuovi», continua D'Alessandro, «che siamo stati capaci di anticipare e che impongono l'accelerazione, accanto alla strategia della realizzazione delle infrastrutture, sul sistema portuale regionale, in particolare su Ortona e Vasto per quanto concerne il trasporto merci. Siamo dentro un nuovo corso della storia nel quale, sulla partita portuale, finalmente non saremo più la Cenerentola del Paese ma snodo nazionale ed internazionale».