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Pescara, 28/08/2024
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Data: 27/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sanità, i sindacati «Duemila posti vacanti nelle Asl». La replica di Paolucci «Ciò che dicono i sindacati è totalmente privo di fondamento, oltre che scorretto. Stiamo facendo i concorsi che si aspettano da anni e per questo veniamo attaccati da chi chiede una interpretazione estensiva della norma a tutela dei propri iscritti».

PESCARA Servizi sanitari a rischio e centinaia di lavoratori precari senza prospettive occupazionali nelle Asl abruzzesi. Una situazione denunciata dalla Cgil dopo l'audizione nella commissione Affari sociali e tutela della salute del consiglio regionale, a cui ha partecipato anche l'assessore Silvio Paolucci. Proprio la stesura delle linee guida sulla stabilizzazione del personale del Sistema sanitario regionale, illustrate dallo stesso Paolucci, ha messo in allarme il sindacato che torna a sottolineare la «cronica carenza di personale nelle quattro Asl», temendo adesso anche per il futuro dei lavoratori non stabilizzati: «L'indirizzo assunto dalla Regione - attacca la Cgil - mette a rischio il posto di lavoro di centinaia di precari attualmente in servizio, senza salvaguardare le professionalità acquisite negli anni».
Una visione completamente ribaltata dall'assessore: «In realtà utilizzeremo la norma per salvaguardare le professionalità esistenti, non per licenziare. Ecco perché ciò che dicono i sindacati - precisa Paolucci - è totalmente privo di fondamento, oltre che scorretto. Stiamo facendo i concorsi che si aspettano da anni e per questo veniamo attaccati da chi chiede una interpretazione estensiva della norma a tutela dei propri iscritti».
La Cgil fornisce intanto un quadro allarmante della situazione occupazionale nelle quattro Asl: solo in quella Avezzano-Sulmona-L'Aquila si riscontra una carenza di personale stimata in 630 unità. Nella Asl Lanciano-Vasto di 627, in quella di Teramo di 515 e in quella di Pescara di 311 unità lavorative. Carenze (più di duemila in tutto) che secondo la Cgil Abruzzo, la Fp-Cgil e la la Cgil Medici, comportano a livello regionale sospensioni e accorpamento di reparti, mancato rispetto della legge sui riposi obbligatori per il personale turnista, mancato rispetto delle mansioni relativo alla categoria professionale di appartenenza, peggioramento degli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni erogate.
Alla nota della Cgil si associano le preoccupazioni del presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e di Pierpaolo Petrucci, presidente della commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture della Regione. I due chiedono un approfondimento delle problematiche sollevate dal sindacato, sottolineando in particolare la grave situazione occupazionale della Asl di Avezzano-L'Aquila-Sulmona: «Ci facciamo portatori della richiesta rivolta alla Regione per accertare l'effettivo fabbisogno di personale della Asl numero 1. L'obiettivo dev'essere quello di fornire servizi di qualità ed efficienti al cittadini e di consentire al personale sanitario che ne è responsabile di essere messo nelle condizioni migliori per operare». Di Pangrazio e Petrucci ricordano che il diritto alle cure è più difficile da assicurare proprio nelle aree interne: «Non serve aggiungere - sottolineano - che la ricognizione del fabbisogno di personale deve essere la premessa a una variazione di spesa sulla programmazione 2018-2020, tale da porre rimedio alle carenze messe in risalto dai sindacati, anche attingendo a fondi nazionali». Da qui l'impegno di approfondire in consiglio regionale le questioni poste, nella consapevolezza che occorrerà bilanciarle con le esigenze di bilancio ben note all'assessore Paolucci dopo l'uscita dal commissariamento della sanità regionale.

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