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Data: 27/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Vertenze in Abruzzo (1) - Vertenza Honeywell oggi il colloquio ministero-azienda. Nuovo incontro tra Calenda e il governatore D'Alfonso. Continua lo sciopero dei lavoratori. Tensione ai cancelli

ATESSA Nuovo incontro, per il momento solo interlocutorio, tra il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda e il presidente della Regione Luciano D'Alfonso sulla vertenza Honeywell di Atessa. Un confronto per mantenere alta l'attenzione su una delle vertenze più difficili che stanno impegnando lavoratori e sindacati in Abruzzo e per tentare di arrivare ad un tavolo con la dirigenza aziendale. Grazie all'interessamento del ministro Calenda la vertenza è tuttavia diventata di interesse nazionale. E oggi ci sarà l'attesa interlocuzione tra ministero e azienda. I vertici della multinazionale avevano già fatto sapere al governo italiano che saranno in grado di dare delle risposte circa il futuro dello stabilimento solo il 15 novembre. Vedremo se oggi ci saranno ulteriori novità. Un'attesa estenuante per i 420 dipendenti che sono impegnati in uno sciopero a oltranza che dura dal 18 settembre. La protesta ha visto la totale adesione delle maestranze e degli impiegati, ma ogni giorno che passa è un giorno di paga prelevato sullo stipendio. In tanti, tra aziende, associazioni, amministrazioni comunali e colleghi operai, si stanno impegnando in una raccolta fondi per i dipendenti della Honeywell e le loro famiglie. La Honeywell di Atessa, che produce turbocompressori per auto di media e grossa cilindrata, è una delle 300 aziende nel mondo del gruppo Honeywell, multinazionale americana che ha rilevato lo stabilimento in Val di Sangro nel 1991. Dopo anni di produzioni eccellenti e numeri positivi, nel 2008 è arrivata la crisi e l'adozione di una serie di ammortizzatori sociali. La scorsa estate la decisione da parte dei vertici aziendali di copiare alcuni prodotti realizzati ad Atessa in altri stabilimenti. Di qui la paura che lo stabilimento di Atessa, una volta persa la sua unicità, possa essere chiuso nell'aprile del 2018. Intanto prosegue il presidio davanti ai cancelli, non senza qualche momento di tensione. Ieri un camion proveniente dalla Romania è stato fermato all'ingresso dello stabilimento. Al suo interno c'era un legale che ha immediatamente chiamato le forze dell'ordine per poter effettuare il rifornimento di materiale. Dopo alcuni momenti di concitazione la situazione tuttavia è presto rientrata alla normalità. Oggi è previsto un momento di preghiera davanti ai cancelli con l'arcivescovo di Chieti, monsignor Bruno Forte. Daria De Laurentiis

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