Scuole e case popolari: questi i due temi chiave toccati dal commissario straordinario alla Ricostruzione Paola De Micheli durante la sua visita in città, accompagnata dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso e dal parlamentare Tommaso Ginoble. Il tema dei plessi scolastici è stato sollevato dal sindaco Maurizio Brucchi, che ha ribadito la necessità dell'arrivo di un Musp (Modulo ad uso scolastico provvisorio) da installare nell'area della D'Alessandro. «Mi fa piacere ha detto il sindaco che anche il commissario abbia apprezzato la mia idea di utilizzare il Musp come scuola jolly, da tenere a disposizione durante i lavori di adeguamento e messa in sicurezza degli altri plessi». Dal colloquio con il commissario è emerso che sarà il Comune a dover effettuare il cosiddetto computo metrico, ossia il calcolo del costo della struttura richiesta, «che non sarà ribadisce Brucchi un container ma un'opera di carpenteria metallica. In ogni caso il Commissario ha confermato l'arrivo dei Musp a Teramo». E per le altre scuole? Il Commissario ha ricordato al sindaco l'esistenza di un bando, che scade il 18 novembre, dedicato proprio al miglioramento e all'adeguamento sismico. «Abbiamo delle buone possibilità di vincerlo aggiunge Brucchi perché abbiamo completato tutte le verifiche, e sappiamo che tipologia di lavori serve in ogni plesso». Il commissario ha poi incontrato una delegazione degli inquilini delle case Ater di Colleatterrato, che hanno espresso i loro disagi. Il Commissario De Micheli si è impegnata a controllare attraverso il presidente D'Alfonso, «che ci sia stato il trasferimento fisico delle risorse per la copertura degli appalti», in particolare dei 4 milioni che sarebbero arrivati per le prime due palazzine, e, al tempo stesso, ha lanciato un messaggio rassicurante. «Se c'è una grande novità rispetto al passato ha detto il commissario, riferendosi anche alle scuole è che oggi su questi temi i soldi non mancano». Il commissario ha poi incontrato i sindaci nella sede dell'Ufficio speciale alla Ricostruzione illustrando loro le iniziative legate alle opportunità di sostegno, invitandoli ad «assumersi fino in fondo tutti gli spazi che hanno, di occuparli, anche perché è nelle prossime normative ordinamentali qualche spazio in più nell'ambito della ricostruzione privata sarà introdotto. Ci sono sempre due tipi di sindaci quelli che si vogliono assumere tutte le responsabilità e quelli invece che vorrebbero che le responsabilità fossero degli altri: troviamo un giusto equilibrio».