La delibera della giunta Bucci per modificare lo statuto dell'azienda di trasporto pubblico Amt e mantenerla "in house" sbarrando la strada a qualsiasi ipotesi di privatizzazione, è passata con larga maggioranza in consiglio comunale. E' quanto si apprende dall'edizione odierna del quotidiano genovese "Il Secolo XIX".

Come annunciato a votare compatta per il provvedimento la compagine di centro destra che governa la città e l'opposizione del M5S. A votare contro la delibera voluta dal sindaco Bucci il Partito Democratico che esprime in consiglio il gruppo di opposizione più consistente. Si è astenuta, invece, la Lista Crivello, formazione civica di opposizione .
Ad applaudire l'esito del voto, dagli scranni destinati al pubblico, alcuni rapprsentanti sindacali.

Si conclude così il primo tempo della vicenda che vede la tesi del sindaco Bucci prevalere sui dubbi e sulle incognite che Amt "in house" si trascina dietro.
Rimane, ora, da giocare la seconda parte che si presenta ancora più complicata e piena d'insidie e che riporta l'intera questione alla domanda che in molti si fanno: dove si trovano i soldi?


Nelle dichiarazioni rese alla stampa dopo il voto la capogruppo del Pd ha sottolineato che il voto contrario espresso in consiglio non era contro il principio di Amt in house ma contro l'indeterminatezza sui tempi e le risorse necessarie all'operazione: "Abbiamo chiesto quali risorse arriveranno dalla vendita delle azioni Fsu - ha spiegato Cristina Lodi - riferendosi ai settanta milioni che secondo il sindaco il Comune dovrebbe incassare dall'operazione. Abbiamo chiesto atti precisi per ricondurre Atp Srl alle condizioni societarie che consentono la concessione del servizio in house e abbiamo chiesto queste cose in tempi certi. Finora non ci è stata data una risposta chiara. Aggiungo che senza gara per l'affidamento del servizio I nuovi bus presentati ieri mattina c'è il rischio di una perdita del 15% finanziamenti nazionali previsti a Genova: votiamo quindi contro perché non ci sono rassicurazioni sulla copertura finanziaria dell'operazione politica pre-elettorale del centrodestra».


Toni di tutt'altro tenore quelli espressi dalla maggioranza. Il vice sindaco e assessore alla mobilità Stefano Balleari ha sottolineato che l'impegno preso è stato mantenuto: «la delibera- ha dichiarato - è importante per il futuro di Amt, che si fonde con Atp e resta in mano pubblica: l'avevamo detto e abbiamo fatto il primo passo per affidare "in house" il servizio di Tpl».


La "parola passa ora alla presentazione del nuovo piano industriale (la cui scadenza è prevista per la fine di dicembre) che dovrà sciogliere i nodi che l'affidamento in house di Amt comporta.