La ditta, la Rcm costruzioni, di Sarno, che effettuerà i lavori di taglio della diga foranea (nella foto), sarà a Pescara entro la settimana entrante per stabilire una data precisa per l'apertura del cantiere. Lo fanno sapere fonti della Regione. L'iter del resto si è già concluso. Il progetto esecutivo dell'intervento è stato approvato di recente dal comitato tecnico amministrativo del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche. Insomma, è partito il conto alla rovescia per l'opera che dovrebbe risolvere in gran parte i problemi dell'inquinamento del mare e ridurre notevolmente il fenomeno dell'insabbiamento dei fondali del porto. La diga, del resto, è considerata un tappo che impedisce il normale deflusso del fiume al largo, deviando l'inquinamento verso la costa nord e favorendo l'accumulo dei sedimenti all'interno del porto canale. Una bozza di programma dei lavori, comunque, era stata già presentata dalla ditta il 7 settembre scorso, durante un vertice in Regione. All'incontro, presieduto dal presidente Luciano D'Alfonso, avevano partecipato il responsabile del Provveditorato alle opere pubbliche Enrico Bentivoglio, il presidente dell'Arap Gampiero Leombroni, il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Rodolfo Giampieri. Oltre alla questione del taglio della diga foranea, in quella riunione si era parlato anche degli interventi per tutelare i pescatori. In proposito, è previsto anche l'avvio dei lavori riguardanti la realizzazione della soffolta a nord della darsena commerciale, il cui scopo è quello di garantire il blocco dell'interrimento della darsena. Era stato fatto anche il punto sulle attività riguardanti la progettazione dei moli, a partire da quello a sud, per un importo di circa 15 milioni di euro. Fondi già previsti nel Masterplan della Regione, mentre il costo complessivo degli interventi è pari a 35 milioni di euro.