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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Terminal bus fermo. Il Comune di Lanciano toglie il cantiere alla ditta. Opera non ultimata e in abbandono, rubate le grondaie. La giunta alla società Sistema(gruppo Tua): «Grave inadempimento»

Il terminal bus di piazza Memmo, con la struttura adibita a biglietteria mai completata, potrebbe tornare presto in possesso del Comune. Una delibera di giunta arriva a mettere nei giorni scorsi un primo punto fermo alle vicissitudini dell’eterna incompiuta della Pietrosa: l’esecutivo Pupillo ha infatti votato la decadenza della concessione di progettazione per il completamento e la gestione di un centro servizi nella piazza per «grave inadempimento del concessionario ». Il contratto di concessione con la società Sistema spa di Chieti risale a novembre del 2010. Il progetto di 550mila euro prevedeva la realizzazione, nell’area vicina al centro, di un terminal bus con biglietteria, servizi igienici, stalli, pensiline e sedute. Ma il progetto incontra una serie di vicissitudini: la prima sospensione dei lavori arriva già nell’agosto del 2011 (l'opera avrebbe dovuto essere riconsegnata a maggio 2012). Il cantiere riprenderà a ottobre per poi rifermarsi a novembre. Segue la ripresa dei lavori a gennaio 2012 e una nuova sospensione ad aprile 2013. Subentrano problemi economici della società e cambiamenti del direttore dei lavori. A settembre 2016 arriva la diffida del responsabile comunale del procedimento a ultimare i lavori e viene attivata la revoca del contratto di concessione per grave inadempimento contrattuale. A fare le veci di Sistema è un liquidatore. E si arriva al 2017. A febbraio il cantiere risulta abbandonato. Lo stato dei lavori è talmente arretrato che la struttura della biglietteria ha i canali di scolo ostruiti, cosa che rende inutilizzabile la controsoffittatura. Sono state rubate anche alcune grondaie di rame. Il cantiere quindi, secondo il Comune, non solo è abbandonato e non è giunta nessuna comunicazione di ripresa dei lavori, ma l’area può costituire «pericoli per l'integrità di quanto realizzato finora e per l’incolumità delle persone ». Di qui la dichiarazione di decadenza della concessione. A questo punto si aprono due strade. Se la società non farà ricorso, il Comune, tornato in possesso dell’area, potrà fare un’altra gara per l'ultimazione dei lavori o commissionare le opere alla società di trasporti regionale Tua disponibile a un intervento di 500mila euro.

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