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Data: 30/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bonus di 80 euro esteso La rottamazione bis si allarga a tutto il 2017

ROMA La novità dell'ultima ora è un allargamento della platea dei beneficiari del bonus da 80 euro. La sorpresa è emersa nel testo della legge di bilancio trasmessa al Senato dopo il via libera di Sergio Mattarella. Il bonus, in base alle nuove disposizioni, sarà pieno per chi ha redditi fino a 24.600 euro, contro i 24.000 attuali, e decrescente fino a 26.600 euro, contro i 26.000 attuali. Era stato nei giorni scorsi lo stesso Matteo Renzi a sostenere la necessità di aumentare i beneficiari del bonus. Per ora si tratta di un segnale, ma non è detto che nell'iter parlamentare le soglie possano essere ritoccate ulteriormente. Non solo. L'aumento della platea comporta anche un altro risultato, restringe il numero dei dipendenti statali che, con l'aumento contrattuale da 85 euro lordi, rischiano di perdere il bonus da 80 euro. Tanto è vero che, nella versione finale della manovra, le risorse a regime per il rinnovo del contratto sono scese a 2,85 miliardi, in pratica un finanziamento aggiuntivo di 1,65 miliardi rispetto a quanto già messo da parte nelle scorse manovre. Il testo finale contiene anche altre novità. L'aumento dell'Iva sarà disinnescato solo per il 2018, mentre rimane la previsione di un ritocco di 1,5 punti delle aliquote dal 2019. Nella manovra trova spazio anche una proroga al 2018 per le concessioni delle sale scommesse, in attesa di una gara che si dovrà svolgere entro settembre. Intanto sul fronte del decreto fiscale, la rottamazione allarga le maglie. L'intenzione è un potenziamento dell'adesione agevolata, il meccanismo che consente di sanare le cartelle esattoriali in sospeso pagando tutte le tasse arretrate ma usufruendo della cancellazione di sanzioni e interessi di mora. Fonti impegnate direttamente su questo dossier spiegano che sono stati depositati decine di emendamenti (il termine per la presentazione è fissato per domani) in merito ed il governo appare orientato a tenerne conto operando una sintesi delle varie proposte. L'ipotesi che prende quota è quella di riaprire l'impianto della cosiddetta rottamazione-bis che ha già consentito a centinaia di migliaia di contribuenti di rientrare in gioco rispetto alla rottamazione ordinaria. Le linee di intervento sarebbero due. La prima riguarda l'estensione temporale per poter aderire alla rottamazione-bis. La norma fissata dal Ddl fiscale attualmente prevede infatti la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali notificate nei primi 9 mesi del 2017. Ebbene il governo potrebbe far propria l'idea di concedere altri tre mesi in modo da coprire tutto l'anno. Una specie di sanatoria tombale che chiuderebbe il cerchio rispetto a tutte le pendenze tributarie rimaste in sospeso. Occorre ricordare che la sanatoria ordinaria copre l'arco temporale 2000-2016 e dunque, con questa nuova estensione temporale, sarebbero sanabili ben 18 anni di ruoli tuttora in sospeso.
LE LINEE DI INTERVENTOLa seconda linea d'intervento, ancora più incisiva, è stata anticipata nelle scorse ore da Silvio Lai. «L'obiettivo ha spiegato il relatore del provvedimento in Commissione Bilancio del Senato è quello di non limitare l'operazione esclusivamente a chi aveva già presentato domanda, ma di estenderla anche ai contribuenti che non avevano inizialmente deciso di aderire». In questo modo verrebbe offerta una nuova chance anche a quelli che non avevano affatto preso in considerazione la rottamazione numero uno. Questa ipotesi, sulla quale ci sarebbe senza dubbio battaglia in Parlamento, aprirebbe forse la strada ad una modifica delle attuali scadenze di pagamento, considerato che chi ha aderito alla rottamazione numero uno ha già versato ben due (a luglio e settembre) delle cinque rate previste e si troverebbe in condizioni di svantaggio rispetto ai nuovi rottamatori. Tra l'altro, con il varo della rottamazione-bis, chi non ha pagato la prima (o unica) rata prevista a luglio o quella di settembre potrà mettersi in regola, e quindi non perdere i benefici previsti dalla definizione agevolata, pagando quanto previsto entro il prossimo 30 novembre, senza oneri aggiuntivi e senza comunicazioni all'Agenzia delle entrate-Riscossione.

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