PESCARA. Un viaggio saltato per problemi di salute ma Trenitalia non rimborsa: Federconsumatori si appella all’Autorità Garante della Concorrenza.
Il caso preso a cuore dall’associazione di categoria l’ha vissuto il signor D.C. che il 21 ottobre scorso ha acquistato alle macchine self service di Pescara 2 biglietti per l’andata e due per il ritorno da Pescara a Milano (circa 240 euro).
La partenza era prevista il primo novembre 2017 (il ritorno il giorno dopo), ma problemi di salute hanno fatto saltaare il viaggio. Il giorno 27 ottobre (dunque 5 giorni prima della partenza), il signor D.C. si è recato in biglietteria per ottenere il rimborso.
Normalmente, infatti, quando il viaggiatore chiede il rimborso per ragioni proprie, ha diritto ad un rimborso dell'80% del prezzo pagato. Ma con sorpresa ha scoperto che i biglietti non erano rimborsabili, perché si trattava di biglietti particolari (Super Economy) e contenevano la scritta “no cambio no rimborso”.
«Al momento dell'acquisto dei biglietti», spiega l’avvocato Vincenzo Brunetti, «nessuno ha informato il cittadino che i biglietti che stava acquistando non sarebbero stati rimborsati in caso di rinuncia al viaggio. Il cittadino ha saputo che i biglietti non erano rimborsabili solo dopo che sono stati stampati, quando ormai era troppo tardi».
Per queste ragioni l'avvocato Brunetti ha avanzato, per conto della Federconsumatori, formale richiesta di rimborso a Trenitalia, altrimenti si procederà per vie legali.
Per le stesse ragioni Federconsumatori proporrà una ulteriore segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per denunciare «i comportamenti scorretti di Trenitalia».
«Speriamo», ha detto Brunetti, «che come nel caso delle precedenti segnalazioni le indagini dell'Autorità possano concludersi con una ulteriore sanzione a carico di Trenitalia».
Nel 2014, infatti, dopo una segnalazione della Federconsumatori, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha applicato una sanzione di un milione di euro a Trenitalia, per comportamento scorretto nel campo delle coincidenze.
Nel 2017, invece, dopo un’ulteriore segnalazione della Federconsumatori la stessa Autorità ha inflitto una sanzione di cinque milione di euro a Trenitalia per comportamento scorretto nel campo delle informazioni.