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Pescara, 24/07/2024
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Data: 31/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Enav andrà dal Mef a Cdp secondo lo schema Poste

ROMA Il Tesoro pronto a seguire lo schema Poste per Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile, della quale possiede il 53,37% del capitale. Entro fine anno, con una norma ad hoc oppure inserita nella legge di stabilità, secondo quanto risulta al Messaggero, si dovrebbe dare attuazione alla vendita dell'intera partecipazione alla Cdp. La manovra ricalcherà lo schema attuato per Poste nel maggio 2016: il Ministero conferì il 35% in un aumento di capitale riservato di Cassa per un controvalore di 2,9 miliardi.
Ora, salvo varianti al piano, la società di via Goito presieduta da Claudio Costamagna dovrebbe varare una ricapitalizzazione di circa un miliardo riservata al conferimento della quota di maggioranza detenuta dal Tesoro. Dalle analisi tecniche del Tesoro e di Cdp emerge che non si dovrebbe dar luogo a opa in quanto si tratta di una risistemazione di quote all'interno del Ministero dell'Economia che non prefigura un cambio di controllo. Questo perchè Cdp è controllata all'82,77% dal Mef e al 15,93% dalle fondazioni. Trattandosi di operazione tra parti correlate, verrà fatta una fairness opinion da parte di un advisor indipendente.
VIA LIBERA DI GUZZETTI
«Enav non è in crisi, è interessante per Cdp». Giuseppe Guzzetti, a latere della presentazione del rapporto sul risparmio, approva quindi l'operazione. Il leader dell'Acri coglie l'occasione, però, per mettere in guardia su futuri coinvolgimenti della società guidata da Fabio Gallia: «La Cassa non è la Croce Rossa, deve investire in aziende sane». Cassa spa finora è riuscita a resistere alle «sollecitazioni» e Guzzetti fa riferimento al tentativo di coinvolgerla in Alitalia. Anche l'ipotesi di riassetto delle partecipazioni Cdp in un veicolo non piace a Guzzetti: «se inventano strumenti per marginalizzarci il minimo che possiamo fare è opporci e senza il nostro voto lo statuto di Cdp non cambia».
Cdp ha un patrimonio dell'ordine di 30 miliardi: l'aumento riservato al Tesoro per Enav dovrebbe influire poco sui rapporti di forza tra Tesoro e fondazioni che hanno un potere di veto per non compromettere la redditività di Cassa e quindi il dividendo.
Intanto si è conclusa l'assegnazione delle bonus share di Enav, in favore degli assegnatari delle azioni nell'ambito dell'opv, che hanno mantenuto i titoli per 12 mesi dalla data di pagamento (26 luglio 2016). Le 524.790 azioni ordinarie gratuite, informa una nota, sono state messe a disposizione da parte del Mef: 469.380 a favore del pubblico indistinto e 55.410 a favore dei dipendenti. In conseguenza di tale operazione, il flottante risulta pari al 46,72% del capitale di Enav.

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