L'amministrazione Di Primio fa cassa, tagliando le corse dei bus urbani, sostenendo di dover usare quei soldi, oltre 21.500 mila euro, per potenziare nelle ore notturne del venerdì e sabato, fino alle 2.30, la linea numero 1. Se così fosse, avrebbero approvato l'emendamento proposto dal capogruppo Di Paolo, che dice esattamente la stessa cosa e invece lo hanno bocciato. Dai banchi della minoranza Partito Democratico, con Chiara Zappalorto e Luigi Febo, e Bruno Di Paolo (Giustizia sociale) parlano di «scempio andato in scena nell'ultimo consiglio comunale», anche perchè il centro destra ha approvato un proprio ordine del giorno, presentato dal consigliere Emiliano Vitale, che impegna sindaco e giunta a usare quei 21.500 euro per sperimentare proprio le corse notturne. «O i consiglieri di maggioranza non si fidano del loro sindaco, ed è gravissimo - attacca Di Paolo - oppure sanno che il sindaco ha detto una bugia perché quei soldi serviranno per rattoppare un buco del bilancio nel piano sociale». «Hanno tagliato corse e creano disagi agli utenti: qui serve una pianificazione vera per riorganizzare tutto il trasporto pubblico - attaccano Zappalorto e Febo - e bisogna fare un'analisi insieme a chi gestisce il trasporto ovvero le società La Panoramica e Tua. Non è possibile che chi abita al Tricalle debba prendere due autobus per andare alla stazione.In altre città il trasporto pubblico viene potenziato, a Chieti non solo non si fanno i parcheggi ma si elimina il pubblico, si tagliano corse creando disagi. Noi presenteremo la nostra proposta di revisione in commissione». Domani, con scuole e uffici di nuovo aperti, si vedranno i primi effetti, fra corse tagliate o accorpate.