L'AQUILA «La politica infrastrutturale è una priorità oggettiva che ha impegnato in questi quaranta mesi la linea più decisionale della giunta regionale, la prima fila». Lo sostiene, in questa intervista al Messaggero, il governatore Luciano D'Alfonso, tracciando un bilancio di quello che è a tutti gli effetti uno degli asset principali della politica regionale. D'Alfonso ne parla come di una «sfida oggettivamente vinta su tutta la linea», elencando i provvedimenti presi in questa metà e oltre di legislatura e i prossimi.
Presidente, cosa intende per sfida vinta su tutta la linea?
«Innanzitutto ci siamo portati a casa il masterplan, ficcandoci dentro ai Patti per il Sud nonostante l'Abruzzo sia una regione in transizione».
Cosa ha prodotto questo?
«In primis la presenza dell'Abruzzo nella cabina di regia che gestisce i fondi Fsc a Palazzo Chigi. E poi una serie importante di provvedimenti strategici».
Può elencarne i principali?
«Siamo stati la Regione che ha portato a casa l'appalto per la Fondovalle Sangro, opera attesa da quarant'anni. E per fortuna l'opera è stata affidata a un'impresa capace di fare i lavori e di non coltivare il contenzioso».
Un capitolo importante, nel contesto masterplan, riguarda le priorità della gomma. A che punto è la situazione?
«Siamo pronti per fare sì che si proceduralizzi il completamento della Teramo-mare, con il quarto lotto che ha già pronti 85 milioni derivanti dal masterplan. Ancora: siamo la Regione che in 40 mesi ha fatto inserire dentro il piano delle priorità nazionali la variante alla statale 16 lungo la tratta Vasto-San Salvo, una tra quelle con il più alto numero di incidenti d'Italia. Così come c'è il completamento, tutto finanziato, della L'Aquila-Amatrice: da ultimo è stato appaltato per venti milioni di euro al servizio dell'Alta valle dell'Aterno all'impresa Delta costruzioni di Sora. Appalteremo, poi, i lavori della Loreto-Penne, per circa 40 milioni di euro, difesi nella trattativa con Anas e rifinanziati con il masterplan. Porteremo l'asse attrezzato di Pescara all'interno del porto e sul nuovo svincolo all'altezza di Colle Caprino».
Qual è il valore strategico di queste opere?
«Per esempio faremo in modo che i porti non siano sconnessi, né rispetto alla grande viabilità statale e autostradale, né rispetto alle infrastrutture ferroviarie. Connetteremo il porto di Vasto e quello di Ortona al sistema dei treni. E anche l'aeroporto di Pescara».
A proposito di aeroporto, che ruolo potrà recitare nel panorama nazionale? Quali sono le strategie ad esso legate?
«Abbiamo stanziato ventidue milioni di euro per farlo decollare definitivamente. E' uno degli aeroporti piccoli più sani d'Europa, non abbiamo un euro di debito. In ragione dell'aeroporto abbiamo fatto modificare norme nazionali ed europee per sostenere fiscalmente i voli low cost. Aggiungo la notizia, inoltre, che entrerà finalmente all'interno dello scalo, a suo servizio, la tratta ferroviaria. E si raddoppierà la linea Pescara-Manoppello Scalo».
A proposito di treni, quali sono gli investimenti previsti?
«Va avanti l'operazione di innovazione e velocizzazione della L'Aquila-Pescara. Per la prima volta compaiono nel contratto di programma di Rfi 1,576 miliardi di euro per la Pescara-Sulmona-Roma».
Può elencare le altre priorità?
«Completeremo la diga di Chiauci, opera attesa da 40 anni. Di qui a qualche settimana andrà a gara il progetto di completamento e potenziamento. Significa acqua a tutto il sistema industriale della provincia di Chieti. Abbiamo portato anche 150 milioni di euro per la copertura della banda larga e ultralarga».
Il grande tema dei corridoi europei è ancora attuale?
«Assolutamente sì. Ho riaperto un dossier in Parlamento europeo facendolo votare, il 28 ottobre 2015, da popolari, socialisti e liberali per estendere la copertura delle Reti Ten-T lungo tutta la dorsale adriatica, fino a Bari. Adesso con il Ministro dei Trasporti e con il commissario stiamo determinando, d'intesa con Rfi, la copertura finanziaria, per la quale il rapporto è 80-20, rispetto alla cifra di 1,7 miliardi di euro».
C'è stata o no sintonia con il governo su questi temi?
«Direi una sintonia totale, abbiamo scritto a quattro mani tutto ciò che ci riguardava. Compresa la norma Salva Abruzzo che ci permetterà sia di finanziare la legge per la piccola Noemi sia la Film commission, che ha bisogno di copertura finanziaria annuale. Finalmente abbiamo 30-35 milioni di ulteriori liquidità per sostenere la collocazione turistica e culturale abruzzese. Ma c'è stata grande collaborazione anche con il Dipartimento dei trasporti e delle Opere pubbliche, oltre che con l'attuale direttore generale».