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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
È ripartito il dragaggio nel porto canale. Gli operai al lavoro anche nel giorno di festa, i fanghi prelevati dai fondali finiranno in discarica

PESCARA Sono proseguiti regolarmente, nonostante la festività di Ognissanti, i lavori di dragaggio al porto di Pescara. Lo ha rivelato ieri Enzo Del Vecchio, segretario particolare del presidente della Regione Luciano D'Alfonso. «Dall'alba», ha affermato, «gli operai incaricati stanno provvedendo alla rimozione dei fanghi nella zona sud del porto. A seguire i lavori sulla banchina, in linea con quelle che sono state le previsioni di un lavoro di somma urgenza per la mareggiata che ha prodotto l'incagliamento di alcuni pescherecci. E per evitare conseguenze anche alle persone, si è intervenuti con una attività urgente, nel rispetto del programma che abbiamo concordato con i rappresentanti della marineria».«Si tratta di lavori urgenti», ha fatto notare, «che presuppongono il trasferimento di 5mila metri cubi di fanghi allocati nelle vasche provvisorie e il trasferimento in discarica, in quanto classificati nelle categorie D ed E dall' Arta, e quindi non utili al ripascimento. Diversamente dai primi 5mila metri cubi».«Poi si procederà come si sta facendo», ha spiegato Del Vecchio, «al dragaggio di ulteriori 10mila metri cubi. Tutto ciò in previsione anche dell'intervento che riguarda i lavori strutturali qui al porto. La quantità dragata consentirà di mettere in sicurezza le attività portuali per un certo periodo di tempo». «Certo», ha aggiunto, «le mareggiate, in assenza di infrastrutture portuali, potrebbero continuare ad insabbiare il porto, ma l'8 novembre si firmerà il contratto fra il Provveditorato e l'impresa, per la realizzazione e della barriera soffolta, che è un altro lavoro che va di pari passo con il taglio della diga foranea, e che precedono la realizzazione dei moli». «Il completamento di tutte queste infrastrutture», ha concluso Del Vecchio, «ci fa sperare che i lavori di dragaggio, sempre necessari in un porto, saranno sempre effettuati in misura ridotta nel prossimo futuro».«Però». ha concluso, «c'è bisogno di correre nei tempi realizzativi di una infrastruttura che è garantita da una copertura finanziaria attraverso il Masterplan e i fondi regionali messi a disposizione per questa infrastruttura».

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