L’AQUILA - “Tanto risalto mediatico e termini forti. Azioni concrete, nessuna! Questa l’amara verità. Il Centro turistico Gran Sasso ha bisogno con urgenza di un amministratore a tempo pieno, con mandato chiaro e visione complessiva”.
Si legge in una nota di Domenico Fontana e Primo Cipriani, delle segreterie provinciali Filt-Cgil e Uilt-Uil.
"Si è scelto di interrompere il rapporto con il precedente amministratore - proseguono - ma non si è voluto intervenire lì dove gran parte dei mali della gestione dell’Azienda si producono. Parliamo delle responsabilità, amministrative, riconducibili a chi, ha in sostanza gestito l’azienda. Permane inascoltata la richiesta del personale tutto di avere una figura di direzione e che sia un punto fermo di coordinamento dell’intera azienda e che garantisca una continuità amministrativa".
Secondo i due sindacalisti, "la situazione attuale non può più essere sottaciuta e preservata. Insomma un disastro che da anni espone l’azienda ad una serie infinita di contenziosi e che vede la stessa quasi sempre soccombente. Oggi l’ultima incomprensibile scelta di non prorogare i tempi della prevendita a prezzi 'agevolati' degli abbonamenti Stagionali. Scelta infelice, incomprensibile e crediamo antieconomica, per un’azienda che ad oggi non ha nessuna certezza di poter essere pronta all’avvio della stagione".
"Nel frattempo - affermano ancora Fontana e Cipriani - come spesso accade i dipendenti non ricevono lo stipendio per questioni burocratiche non risolte per tempo. Insomma ancora roboanti annunci e poco altro. Nel frattempo chi politicamente ha assunto la responsabilità di gestire la partecipata ancora non determina la condizione perché la Concessione Regionale possa proseguire ad essere affidata al Centro Turistico del Gran Sasso, con evidenti ricadute sulla quantità delle risorse disponibili per la gestione del Trasporto Pubblico a Fune. Un'inerzia che contraddice quanto sancito nel Verbale di intesa tra Regione Abruzzo e Comune dell’Aquila siglato in data 22 Agosto e che espressamente prevede l’impegno del Comune a prevedere l’affidamento dei servizi nei tempi utili a non incorrere nelle penalizzazioni dal decreto legge 50/2017".
"Insomma tutto cambia perché tutto rimanga immutato, con una rappresentazione esterna che continua ad infangare la dignità di chi nonostante tutto, sempre inascoltato, continua a fare il proprio dovere", concludono.