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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Febbo: «Per D'Alfonso la sfida è vinta ma la verità sulle opere è ben diversa»

L'AQUILA «Il presidente D'Alfonso è abilissimo a raccontare il suo governo e la sua sfida vinta, ma la realtà è ben diversa. Le infrastrutture realizzate sono pochissime e il presidente omette di evidenziare come le uniche opere portate avanti nel loro iter burocratico-amministrativo non sono ascrivibili al suo operato e le stesse, comunque, sono in forte ritardo». Lo dice il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, in risposta all'intervista rilasciata al Messaggero dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, in tema di infrastrutture. «Vorrei ricordare a D'Alfonso scrive Febbo - come per l'ultimo tratto della Fondovalle Sangro, ancora non cantierato, si è potuto arrivare allo stato attuale solo ad opera del precedente governo regionale che è riuscito a completare definitivamente il tratto della variante di Quadri (61 milioni di euro). L'attuale tratto finale fu inserito dal Governo Berlusconi all'interno del piano delle opere Anas. Oggi, e spero sinceramente di sbagliarmi, sono molto preoccupato dell'iter seguito per aggiudicare l'appalto visto che la gara non ha tenuto conto delle prescrizioni del Via, cioè si è seguito lo stesso iter per il dragaggio del porto di Ortona che dopo trenta mesi è ancora fermo». Sul completamento della TeramoMare, a detta di Febbo D'Alfonso «omette di dire che manca l'approvazione del Via nazionale poiché non risulta presentato il progetto preliminare e non è ancora risolta la problematica della bonifica dell'ex discarica di Giulianova». «Mentre sulla L'Aquila-Amatrice prosegue il consigliere - non ci risultano superate le problematiche relative ai Sic e ai vincoli imposti dai due Parchi attraversati». L'inserimento della variante alla Ss 16 Vasto-San Salvo tra le priorità nazionali, secondo Febbo va ascritta al fatto che «Anas ha finalmente ritenuto finalmente valido il progetto presentato dalla Provincia di Chieti, presidenza Mauro Febbo». «Inoltre il presidente ha l'ardire di dare per scontata la estensione della copertura delle Reti Ten-T sapendo invece che se ne riparlerà non prima del 2023 così come comunicato dalla Commissaria Europea Violetta Bulc. Altra medaglietta che si spilla D'Alfonso è la norma Salva Abruzzo che invece scopriamo essere stata richiesta oltre all'Abruzzo da altre 8 Regioni». Stilettata anche sulla diga di Chiauci: «L'opera, ferma da decenni, fu rifinanziata nel 2012 con gli ex fondi Casmez per 25 milioni di euro con progetti già pronti da appaltare ma bloccati dallo spoil system attuato al Consorzio di Bonifica Sud dove abbiamo in carica il quarto commissario dopo 40 mesi di governo di centrosinistra. Mentre nessun accenno sugli impianti irrigui del Fucino dove erano stati stanziati dal Cipe ben 90 milioni di euro ridotti nel Masterplan a 50 milioni». Febbo, in chiusura, critica su altri temi: «Un turismo fermo, con dati negativi e sconcertanti sulle presenze», «in agricoltura siamo la quint'ultima Regione d'Italia nella spesa dei fondi», «dal 2014 al 2016 l'Abruzzo ha perso 2.425 imprese artigianali», «nel Sociale è caos con i Comuni che aspettano da mesi i fondi della compartecipazione», «per la prima volta i bilanci di tutte le Asl chiudono in perdita».

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