PESCARA Bus elettrici sulla strada parco. I fondi ci sono, e li ha destinati la Regione al Comune di Pescara. Per cui ora va avviato l'iter per l'acquisto, che passa attraverso la società Tua (stazione appaltante). E, nello stesso tempo, va avviata la procedura per fare in modo che quei bus passino proprio sulla strada parco, essendo sfumato il progetto relativo ai filobus. Il via libera allo stanziamento dei fondi per concretizzare questa idea è stato ufficializzato ieri dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, per cui ora si passa alla fase della «programmazione», annuncia il presidente della Tua, Tullio Tonelli, per cui si dovrà procedere d'intesa con la Regione, «visto che siamo una società in house», ricorda.I tempi si prevedono «rapidi», per la pianificazione, mentre per la consegna dei bus, che potrebbero essere 4 o 7 a seconda delle dimensioni, sarà necessario attendere un po', forse anche un anno. I passaggi da compiere sono diversi visto che i finanziamenti per la filovia sono statali per cui si dovrà trovare un'intesa che coinvolga necessariamente governo e Regione, prima di vedere attuato questo nuovo progetto. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che la Regione, dovranno esprimersi formalmente sul passaggio dei bus elettrici sulla strada parco e, nel caso in cui dovesse arrivare il via libera, si punterebbe a utilizzare i fondi legati al progetto iniziale (al momento anticipati dalla Regione al Comune per l'acquisto dei bus). Ma il percorso è ancora tutto da scrivere, visto che si dovrà prima definire la risoluzione contrattuale con Alpiq, chiudere formalmente il cantiere e riottenere la disponibilità della strada parco.È difficile, al momento, dire se questa sarà davvero la fase conclusiva nella storia infinita della filovia. «Eppure le soluzioni ai problemi ci sono sempre», dice Tonelli con ottimismo. «E Pescara ha bisogno che si assuma qualche decisione visto che la città è inondata dalle auto: ogni giorno ne entrano ed escono 115mila il che vuol dire che parliamo di circa di 300mila persone. Quindi, bisogna studiare qualcosa». Indubbiamente il trasporto pubblico può svolgere un ruolo fondamentale per ridurre il traffico e la Tua farà la sua parte con un parco mezzi che sarà rinnovato «grazie alla sensibilità espressa dalla Regione. Si è voluto imprimere un grande rilancio al settore», sottolinea Tonelli, tant'è che nel piano triennale 2018-2020 è previsto l'acquisto di 145 bus, per sostituire l'esistente, visto che l'età media dei bus è di 13 anni. L'intenzione è di stringere al massimo i tempi e concludere tutto entro il 2019. «È un intervento notevole» che va incontro al «bisogno di rinnovo» del parco mezzi della Tua e in questo ambito rientra anche l'acquisto dei bus elettrici (per un importo di tre milioni di euro), fa notare il rappresentante della Tua. Ma c'è già qualcuno che storce il naso. I cittadini che si sono sempre battuti per una strada parco da destinare unicamente a pedoni e ciclisti continuano la loro battaglia. «La larghezza di questa strada e la mancanza di marciapiedi degni di questo nome, con le barriere architettoniche, non consentono di pensare all'utilizzo dei bus elettrici sulla doppia corsia», fa notare Ivano Angiolelli. «Un progetto del genere potrà essere portato avanti solo quando quel sedime sarà compatibile con il trasporto pubblico di massa», prosegue il rappresentante dei cittadini che sono contrari al filobus. E ricorda che esiste una prescrizione ministeriale che prevede, in case del genere, che «il tracciato sia transennato per cui gli attraversamenti non sarebbero liberi. Un sistema del genere sfratterebbe ciclisti e pedoni mentre per noi la strada parco dovrebbe essere destinata solo a loro».I cittadini ce l'hanno, un'idea sui bus elettrici. «Un sistema del genere», conclude Angiolelli, «dovrebbe gravare sulle principali direttrici di traffico, utilizzando le corsie preferenziali. Il risultato, in termini di funzione, sarebbe lo stesso».