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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Porto in Procura gli atti sui conti del Centro turistico». Tinari (presidente del consiglio): una scelta inevitabile. I documenti all'attenzione anche dei pm contabili

L'AQUILA Il presidente del consiglio comunale, Roberto Tinari, vuole vederci chiaro sui conti del Centro turistico del Gran Sasso d'Italia. «Ho deciso», dice l'avvocato, «che la cosa più giusta sia portare i documenti della municipalizzata a procura della Repubblica e Corte dei conti. Io, sia chiaro, non so se siano state commesse irregolarità nella gestione dei conti o se è tutto a posto. Per questa ragione, come autotutela, chiediamo agli organi competenti di fare delle valutazioni». In questi giorni Tinari e altri addetti comunali stanno provvedendo alla raccolta e scelta degli atti che a breve verranno portati dai giudici.La decisione, certamente drastica del presidente del consiglio comunale, non sconvolge più di tanto. Infatti, lo stesso sindaco, Pierluigi Biondi, ha affidato al nuovo responsabile della municipalizzata, Domenico de Nardis una prima ricognizione sulla situazione economico-finanziaria in cui versa il Centro turistico, con un particolare riguardo verso la riattivazione dei servizi e nei confronti dei dipendenti della società municipalizzata. Tutto questo in attesa del bando per la nomina dei nuovi vertici.La situazione economica è molto pesante e l'esposizione debitoria di questa società partecipata ammonta a 4 milioni e mezzo di euro. «Nonostante l'intervento straordinario del Comune», si legge nella recente relazione sulla contabilità, «avvenuto con deliberazione del consiglio del 22 dicembre scorso, abbia permesso il pagamento alla banca Intesa San Paolo dell'importo complessivo di un milione e 450mila euro, a saldo e stralcio del debito pendente con l'Istituto stesso per il maggior ammontare di oltre 4 milioni, l'esposizione debitoria appare comunque rilevante e pari a quattro milioni e 577mila euro. Infatti, da quanto desumibile dalla nota integrativa al bilancio di esercizio, tra le voci rilevanti si evidenziano debiti verso i fornitori per 898mila euro, debiti verso i controllanti per due milioni e 400mila euro (il Comune) e debiti tributari per 921mila euro. «Alla luce di queste considerazioni», si legge ancora nel documento, «è necessario rilevare che è soltanto a seguito della sopravvenienza straordinaria, pari a due milioni e 689mila euro, che si è determinato un utile di esercizio pari a 764mila euro a fronte di un risultato negativo della gestione pari a un milione e 444mila euro».La specifica richiesta a Tinari era stata avanzata di recente anche dal consigliere comunale di maggioranza Daniele Ferella.Più in particolare, a suo avviso, occorre portare dai magistrati la delibera sul bilancio consolidato, in particolare la relazione fatta dalla precedente giunta nella quale vengono fuori delle cose che potrebbero avere, come non, dei riscontri penali e contabili. Si parla di un uso improprio dei fondi europei ma è prematuro avanzare valutazioni in tal senso.

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