TERAMO «Oggi non è più possibile tacere o far finta di nulla: la realtà è sotto gli occhi di tutti. Questa esperienza amministrativa è conclusa, ed è tempo di favorire l'apertura di una fase nuova per la città». Il gruppo di "Futuro in" in consiglio comunale esce allo scoperto con una lettera aperta indirizzata al sindaco Maurizio Brucchi. Dopo la seduta consiliare sul bilancio di previsione di giovedì, andata a vuoto per le assenze di dissidenti e fuoriusciti dalla maggioranza, i cinque rappresentanti della lista civica che fa capo a Paolo Gatti invitano il primo cittadino a prendere atto che non ci sono più i numeri per governare. «Quanto accaduto due giorni fa, con la presenza di soli 15 consiglieri sui 33 assegnati, e con il conseguente scioglimento del consiglio senza aver potuto discutere ed approvare il bilancio di previsione», affermano, «è solo l'ultima più evidente dimostrazione della impossibilità di procedere oltre, senza che si dia luogo ad un accanimento terapeutico, dannoso per la città». "Futuro in" ricorda che negli ultimi mesi, mentre infuriavano le polemiche scatenate da dissidenti ed ex alleati sull'amministrazione, è rimasto «in operoso e responsabile silenzio, eludendo accuratamente ogni esternazione, nella speranza che si potesse in qualche modo approvare il bilancio, evitando la compressione dei servizi e l'aumento delle tasse comunali, che un commissario avrebbe presumibilmente disposto». Gli ultimi accadimenti, però, impongono di «restituire ai cittadini il potere di scegliere il percorso amministrativo futuro». Per questo il gruppo di maggioranza relativa chiede al sindaco di presentarsi dimissionario alla seduta consiliare di martedì «chiedendo contestualmente a tutti i consiglieri, quale ultimo atto, il gesto di responsabilità dell'approvazione tecnica dello strumento contabile per il bene della città».I TANCREDIANI. La presa di posizione di "Futuro in" innesca reazioni a catena nella coalizione che sostiene il sindaco. A rispondere per primo è il gruppo di Ncd-Alternativa popolare, che ieri mattina ha analizzato la situazione insieme ai propri assessori e al parlamentare Paolo Tancredi. I consiglieri hanno ribadito la volontà di restare al fianco del primo cittadino non avallando la richiesta di dimissioni. «Restiamo dell'idea che si debba verificare in consiglio la presenza della maggioranza su provvedimenti come il bilancio», spiega Tancredi, «ma le argomentazioni di "Fuuro in" non sono prive di fondamento». Secondo il deputato «la situazione è compromessa e, se non si può andare avanti, bisogna prenderne atto». Ulteriori trattative e riposizionamenti sono inutili. «Il bilancio va approvato», conclude il parlamentare, «poi vediamo quello che succede». I FEDELISSIMI. A difesa della permanenza del sindaco alla guida dell'amministrazione si schierano Forza Italia, "Teramo soprattutto" e "Insieme per Te". Il partito di cui Brucchi è vicecoordinatore regionale e che annovera anche Gatti chiede agli alleati il rispetto del mandato elettorale che fissa il termine della consiliatura al 2019. Per il gruppo e l'assessore di Forza Italia, sostenuti del coordinatore provinciale Vincent Fanini, il sindaco deve restare al suo posto fino al termine del mandato per affrontare la fase post emergenziale, nonostante le difficoltà politiche. «Ribadiamo la nostra forte volontà di evitare che la gestione del Comune venga affidata a un commissario», spiegano, «e chiediamo a tutti i consiglieri che si sono allontanati dalla maggioranza e che hanno dichiarato in più occasioni di non volere il commissariamento della città di rientrare a far parte della coalizione». "Teramo Soprattutto", il gruppo che fa capo al vice sindaco Alfonso Di Sabatino Martina, invita "Futuro in" a fare marcia indietro rispetto al «kafkiano» appello alle dimissioni del sindaco, sostenendo che «non è ammissibile alcun tardivo e goffo tentativo di sottrarsi alle proprie riconoscibili e palesi responsabilità». Una «seria riflessione affinché si pongano le basi per proseguire l'attuale consiliatura fino al 2019 nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini» è sollecitata da "Insieme per Te". Il gruppo composto da Domenico Narcisi e Domenico Sbraccia pur riconoscendo il cambiamento degli equilibri in maggioranza ritiene che i nuovi gruppi «non possano sottrarsi all'appartenenza di centrodestra».