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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/11/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Industriali bis di Ballone. Confindustria, conferma a presidente fino al 2019

L'AQUILA «E' un impegno che i colleghi mi hanno riconfermato, ne sono onorato anche perché il momento del mondo industriale, in Abruzzo in particolare, non è dei migliori. Va consolidata la timida ripresa, questo sarà l'impegno principale e lo stimolo nei confronti delle istituzioni». Sono le prime parole di Agostino Ballone, eletto per il secondo mandato a capo di Confindustria Abruzzo nel corso della riunione della giunta che si è svolta all'Aquila alla presenza dei presidenti delle altre territoriali, della Piccola Industria, dei Giovani Imprenditori, dell'Ance. Un'elezione avvenuta all'unanimità di tutti i delegati.
IL PROFILO Ballone ha un curiculum di altissimo profilo: 64 anni, Cavaliere SSG, nato a Pescara e residente a Teramo, sposato con una figlia, è presidente e ad della Baltour, società di autolinee leader in Italia nel settore delle linee intercity. All'atto della conferma ha confermato la strategia dell'organizzazione portata avanti fino ad oggi e le linee guida che caratterizzeranno il secondo mandato. Tra queste l'impegno a voler continuare il processo riorganizzativo di Confindustria Abruzzo, teso all'unificazione regionale: «C'è una riconferma del progetto ha detto Ballone I due anni appena trascorsi sono stati impegnati per la ricerca delle soluzioni tecniche e giuridiche. Spero che i prossimi due siano determinanti per centrare l'obiettivo». Tra le mission c'è anche quella dello stimolo sui temi della politica economica e occupazionale della regione, anche attraverso «un'azione di implementazione del confronto con tutte le espressioni istituzionali, politiche, sociali e culturali regionali».
RAPPORTI «Con la Regione spiega Ballone - abbiamo un rapporto di grande collaborazione, veniamo ascoltati su molte tematiche. Molti argomenti vengono recepiti, alcuni meno, ma questo rientra nella normale dialettica tra eletti e mondo della rappresentanza». Nel merito gli industriali stimoleranno «una programmazione regionale realmente attenta alle istanze provenienti dal mondo imprenditoriale e civile e capace di incidere sull'ampliamento e il rafforzamento della base produttiva, e quindi dei livelli occupazionali».
RAPIDITÀ «La situazione determinatasi a seguito dalla crisi economica spiega una nota dell'associazione -, e da altre cause ambientali e propri della regione Abruzzo, quali il sisma del 2009 e quello del 2016, impongono rapidità di interventi e grande responsabilità nell'immediata definizione degli interventi e urgenza di attuazione su fattori di sviluppo quali la capacità di utilizzo e di spesa dei fondi europei, ricerca e innovazione, internazionalizzazione, credito e capitalizzazione delle Pmi, semplificazione amministrativa, privatizzazione dei servizi pubblici locali, potenziamento della dotazione infrastrutturale ed energetica, valorizzazione delle risorse umane ed ambientali, turismo, valorizzazione ambientale territoriale».

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