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Data: 05/11/2017
Testata giornalistica: La Repubblica
Pensioni, ecco i lavori gravosi esentati dall'aumento dell'età. Dai macchinisti dei treni ai "minatori", dagli operatori ecologici agli insegnanti. Tutte le categorie sono incluse già nel beneficio dell'Ape social. In totale si tratta di oltre 15mila lavoratori

ROMA - Alcuni lavoratori potranno essere esentati dalle rigide norme che prevedono l'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettatva di vita, con l'innalzamento della soglia a partire da 67 anni nel 2019. Ci sono i "minatori", i macchinisti dei treni, oppure gli insegnanti di materne e asili. Le categorie che potrebbero rientrare tra le esclusioni dell'incremento dell'età per poter accedere alla pensione sono diverse e in queste ore si sta cercando di definire questa platea che non dovrebbe superare le 15mila unità.

Queste tipologie di lavoratori già oggi beneficiano della possibilità di aderire all'Ape Social e sono gli stessi che avrebbero presentato nelle ultime settimane la richiesta di adesione all'uscita anticipata. Lo schema con tutte le categorie incluse e finalmente definite, sarà inserito nella legge di Bilancio entro metà novembre.

Nel dettaglio, sarebbero inclusi in questa lista persone che normalmente sono inseriti in turni di lavoro pesanti o a rotazione: come gli operai edili addetti alle gru, scavatrici o manutentori di edifici. Ci sono pure i macchinisti e parte dei ferrovieri, i conciatori, camionisti, lavoratori impegnati in turni di facchinaggio, gli infermieri (non tutti), operatori ecologici, insegnanti delle materne e degli asili, badanti che assistono persone non autosufficienti.

Per tutti loro potrebbero saltare le griglie imposte dalla riforma Sacconi riuscendo a anticipare il giorno della pensione anche di 5 anni rispetto ai 67 anni (e oltre) imposti alle norme.

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