SULMONA Dalla bretella ferroviaria all'ospedale: le accuse da parte di Sbic nei confronti dell'amministrazione comunale, sono sempre quelle di «incapacità politica». Dopo le critiche sulla questione del nuovo scalo ferroviario a Santa Rufina, arrivano ora quelle contro l'ultimo ordine del giorno approvato dalla maggioranza in consiglio comunale, in cui non si fa riferimento all'ospedale di primo livello. Un passaggio imprescindibile per Sbic, per la conservazione e il potenziamento di servizi fondamentali, che altrimenti verrebbero cancellati dall'ospedale dell'Annunziata. «L'amministrazione Casini è incapace», insiste Maurizio Balassone, consigliere comunale di Sbic, «sulla vicenda dell'ospedale non è stata in grado di lavorare sull'unica richiesta concreta: ospedale di primo livello. Non si tratta di chiedere la luna, occorre pretendere che le zone interne del nostro Abruzzo abbiano la possibilità di vivere e dare il loro contributo allo sviluppo sociale, economico e culturale di tutta la regione. Forzare la mano su questo è la sostanza, non si tratta di chiacchiera. Questa è la politica che ci piacerebbe di confortare». Anche le rassicurazioni sul punto nascita non sembrano bastare. «Quando l'assessore Paolucci scrive al sindaco di Sulmona, e la "rassicura" sulla permanenza del punto nascita "fino alla fine della legislatura", non fa altro che chiacchierare», aggiungono da Sbic, tornando a sottolineare la valenza della classificazione delle strutture sanitarie nella permanenza dei servizi. «È l'ospedale di primo livello che garantisce al Centro Abruzzo la garanzia della stabilità e continuità del servizio sanitario», concludono. «È pia illusione ritenere, come si ostinano dalla maggioranza, che un ospedale di base potrebbe essere riempito di tutti i servizi». Infine, l'affondo al neonato movimento civico dell'assessore regionale Andrea Gerosolimo, perché "al Comune di Sulmona abbiamo bisogno di capacità politiche e di visione generale, non di pezze a colore».