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Pescara, 24/07/2024
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Data: 09/11/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Bussi, via alla bonifica entro l'anno. Appalto da 38 milioni in dirittura finale. E il Tar Lazio respinge il ricorso di Toto

PESCARA Entro la fine dell'anno ci sarà la consegna dei lavori dell'appalto da 45 milioni di euro lordi (38 effettivi) per la bonifica delle discariche 2A e 2B di Bussi, a monte dell'insediamento industriale ex Montedison. La gara, vinta dall'associazione temporanea di imprese guidata dal colosso belga Dec-Deme e composta da Safond Martini Srl, Elios Ambiente Srl, Sidra Società italiana dragaggi Spa e Cooperativa San Martino soc.coop, sta per essere aggiudicata in via definitiva.Da fonti regionali, infatti, si apprende che il responsabile del procedimento, l'ingegner Enrico Bentivoglio, dirigente del Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche, ha terminato la verifica dei requisiti soggettivi dei socie dell'Ati, fino alla terza generazione come prevede la norma sugli appalti. E' l'ultimo atto che precede la firma del contratto e l'affidamento dei lavori finanziati con fondi pubblici previsti dalla legge di stabilità del 2014. Ma il ministero dell'Ambiente, attraverso l'alto dirigente Laura D'Aprile, si è lasciata aperta la possibilità di un'azione di rivalsa nei confronti di Edison già definita responsabile dell'inquinamento dell'altra discarica di Bussi, la Tremonti, che costeggia il fiume. Nel caso degli oltre 100mila metri cubi di terreno contaminato dei siti 2A e 2B manca però un atto chiave della Provincia di Pescara cui spetta il compito di indicare il responsabile dell'inquinamento. Se lo farà nei confronti di Edison, il ministero chiederà a quest'ultima il conto salto della bonifica. Il Tar Lazio intanto ha respinto, martedì scorso, senza entrare nel merito, il secondo ricorso della Toto Holding spa che, pur non avendo partecipato alla gara ne aveva impugnato l'esito perché interessata a realizzare un proprio progetto di bonifica attraverso un accordo di programma. Ma il Tar, che ha già respinto il primo ricorso (su cui pende l'appello al Consiglio di Stato), perché ritenuto irricevibile in quanto presentato in ritardo, ha emesso una sentenza fotocopia per il ricorso bis, sulla base del principio del né bis in idem. Lo ha reso noto ieri Augusto De Sanctis del Forum H2O.

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