ROMA «Jatevenne». Andatevene. Così sono stati accolti ieri la segretaria della Cgil Susanna Camusso e Massimo D'Alema a Napoli. I due si trovavano davanti all'ingresso dell'università Federico II dove era previsto nel pomeriggio un dibattito che non è mai iniziato perché i locali dell'ateneo sono stati occupati dai giovani dei collettivi degli studenti e dei centri sociali. «D'Alema fai qualcosa di sinistra, vattene» hanno urlato all'ex premier. E poi un lungo coro contro Susanna Camusso, definita la peggior segretaria della storia della Cgil, che non è riuscita nemmeno a entrare e si è dovuta allontanare a piedi. Ora il convegno «L'Europa e la crisi della socialdemocrazia» organizzato dal Centro studi Concetto Marchesi, è stato rinviato «a nuova data». Ieri è stato di fatto impossibile realizzare l'iniziativa poiché un centinaio di giovani dei collettivi studenteschi e dei centri sociali hanno fatto irruzione nel palazzo dell'ateneo per contestare D'Alema e impedire il dibattito. Qualche urlo, una breve colluttazione con gli agenti di polizia e i commessi dell'ateneo e i ragazzi sono entrati nella sala, appendendo uno striscione «esclusi e precari per colpa vostra». «D'Alema non può fare campagna elettorale all'università», hanno urlato i ragazzi esponendo la scritta «D'Alema: pacchetto Treu, guerra in Kosovo, riforma Fornero, Buona Scuola Jobs act». «Quando si impedisce a delle persone di discutere liberamente si fa un danno a tutti», ha commentato Camusso.