Il Consiglio di Stato nella tarda serata di ieri ha concesso la sospensiva ai ricorrenti ed ha deciso di entrare nel merito l'8 febbraio prossimo per quanto riguarda le elezioni amministrative di Avezzano. Tempi strettissimi dunque, contrariamente alle aspettative. La decisione del Tar dell'Aquila che, lo scorso 12 ottobre, aveva di fatto ribaltato la maggioranza è dunque sospesa. Il nutrito gruppo di rappresentanze legali sia da parte di Gianni Di Pangrazio che di Gabriele De Angelis facevano invece ipotizzare che la sentenza ci sarebbe stata questa mattina. E inoltre la vicenda Avezzano è stata discussa assieme a quella, simile, di Lecce.
Ma per entrare nel complesso argomento che riguarda le elezioni al comune di Avezzano occorre riepilogarne i termini e i tempi a beneficio di chi legge ma che non può tener presente immediatamente tutti gli snodi che sono politici e legali. L'ultimo pronunciamento, nel merito, è stato quello del Tar: provvedimento, quest'ultimo, fermato dalla richiesta della sospensiva inviata al Consiglio di Stato che doveva pronunciarsi ieri. Gabriele De Angelis al ballottaggio ottenne il 53,84 per cento delle preferenze mentre Gianni Di Pangrazio il 46,16 mentre l'11 giugno, data delle amministrative era al 51,58 per cento dei voti validi (non solo quelli delle liste ma anche quelli del candidato sindaco collegato). Trattasi dunque di Anatra Zoppa, locuzione molto significativa dal momento che il neosindaco lavorerebbe dentro un consiglio comunale la maggioranza del quale è all'opposizione. La legge dice che «non scatta il premio di maggioranza laddove un gruppo di liste collegate al primo turno ottenga almeno il 50 per cento più 1 dei voti validi» anche se al ballottaggio la maggioranza dei voti per il candidato sindaco sia attribuita, come accaduto ad Avezzano, ad un sindaco sostenuto da un altro gruppo di liste. Il Ministero sostenne che a Di Pangrazio dovessero essere assegnati 12 seggi e 9 a De Angelis. Ma poi la commissione elettorale presieduta dal Presidente del Tribunale ne attribuì 15 a De Angelis e 7 a Di Pangrazio. Da qui il ricorso al Tar poi vinto da Di Pangrazio e la sospensiva chiesta al Consiglio di Stato da De Angelis. Al Tar sono stati presentati anche i ricorsi dell'ex sindaco Di Pangrazio, dell'avvocato Leonardo Casciere, del 5Stelle Francesco Eligi. Fu accolto il ricorso di Di Pangrazio e gli altri di conseguenza furono lo stesso confermati.