PESCARA I sindaci di Pescara, Montesilvano e Spoltore, Marco Alessandrini, Francesco Maragno e Luciano Di Lorito, esprimono perplessità sul processo di fusione dei tre Comuni per la nascita della Nuova Pescara. Lo fanno con tre lettere distinte indirizzate al presidente della Regione Luciano D'Alfonso e inviate ieri, in risposta alla richiesta formulata dal governatore il 31 ottobre scorso, con cui invitava i tre primi cittadini ad esprimersi sull'iter da adottare per il processo di fusione, prima dell'approvazione dell'apposita legge regionale. Il sindaco di Pescara, pur ribadendo di essere favorevole alla nascita della Nuova Pescara, ha chiesto più tempo per valutare meglio questa operazione mai tentata prima in Abruzzo. «Sono fermamente convinto», ha scritto Alessandrini, «delle grandi opportunità di crescita e sviluppo derivanti dall'attuazione di questo ambizioso progetto volto a ridisegnare la geografia istituzionale del nostro territorio». «Proprio perché il progetto della Nuova Pescara ruota attorno all'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici», ha spiegato, «ritengo necessario, prima dell'approvazione della legge regionale, avere ben chiare le implicazioni finanziarie e tributarie del processo di fusione e i necessari ed urgenti adempimenti amministrativi per allineare le strutture burocratiche dei Comuni coinvolti, anche dotandosi, in tempi brevi, di un preliminare studio di fattibilità».Anche il sindaco di Montesilvano ha richiesto uno studio più approfondito. «La nascita di una grande città metropolitana», ha osservato nella lettera Maragno, «se opportunamente pianificata può rappresentare una valida soluzione. Le fusioni a freddo però non funzionano. Ciò che francamente mi lascia perplesso è il non essere mai stato invitato, insieme ai miei colleghi sindaci e ai rispettivi rappresentanti dei consigli comunali, a confrontarci sulle idee inerenti questo importante progetto politico amministrativo. L'esecuzione così repentina della fusione correrebbe il rischio di compromettere il conseguimento dei vantaggi attesi».Ancora più dubbioso è il sindaco di Spoltore. «Destano perplessità», ha sottolineato Di Lorito, «la realizzazione di un unico strumento contabile, l'allineamento dei bilanci degli enti coinvolti che dovrà necessariamente tenere conto della delicata situazione dei Comuni di Pescara e Montesilvano, la quale potrebbe determinare una condivisione delle criticità contabili di cui soffrono i citati enti locali, a discapito delle virtuosità afferenti al bilancio del Comune di Spoltore e provocare un innalzamento delle aliquote tributarie e delle tariffe dei servizi a domanda individuale».