Il simbolo di Fratelli d'Italia entra in consiglio comunale a Pescara grazie all'adesione di Guerino Testa, Massimo Pastore e Alfredo Cremonese, consiglieri del gruppo Pescara in Testa al partito di Giorgia Meloni. A dar loro il benvenuto, ieri mattina, è stata proprio la leader nazionale che su twitter, mentre era in viaggio per Pescara, ha smentito la partecipazione a un pranzo con Berlusconi a Palazzo Grazioli. «Domande veloci per favore che devo andare in bagno», le sue prime parole ai giornalisti che l'hanno braccata in piazza Italia, dov'è giunta scortata dal coordinatore provinciale Armando Foschi, Roberto Petri e Guerino Testa. «Vai Giorgia» le ha gridato una ragazza.
Un'aula consiliare gremita - tantissimi in piedi - ha offerto un colpo d'occhio che ha stupito la Meloni: «Guarda quanta gente abbiamo qui per te» le ha detto Testa con orgoglio, mentre Giorgia veniva omaggiata di un bouquet in forma di fiamma tricolore. «Un'accoglienza straordinaria che non mi aspettavo in un giorno feriale e questo mi rende felice» ha ricambiato lei.
Tanti i volti noti della destra cittadina e regionale, ex amministratori a cominciare dall'ex sindaco Luigi Albore Mascia, ex assessori quali Nicola Ricotta, Giovanni Santilli, Stefano Cardelli, esponenti di caratura nazionale e regionale tra cui Roberto Petri con la sorella Alessandra, Giandonato Morra. In sala i ragazzi della Gioventù nazionale. Al tavolo anche Marco Marsilio e Francesco Lollobrigida. Una partecipazione appassionata di chi ieri a Giorgia Meloni ha voluto riconoscere il merito di aver restituito al popolo della destra un senso di appartenenza fondato sugli ideali di sempre e un'identità politica smarrita con lo scioglimento del Pdl. In prima fila l'onorevole Raffaele Delfino, 80 anni e più, commosso e forse un po' incuriosito delle adesioni che FdI ha raccolto e continuerà a raccogliere dopo il successo elettorale colto all'Aquila con l'elezione del sindaco Biondi e in Sicilia con Nello Musumeci, nome indicato proprio dalla Meloni. «Di richieste di adesione ne abbiamo tante, dalla Calabria al Veneto» ha detto Giorgia.
«GIORGIA PREMIER»«Una giornata importante per noi, perché da oggi Fratelli d'Italia entra in consiglio comunale, e per tutto il centrodestra - ha detto Testa -. Giorgia Meloni ha dimostrato di essere leader, combattiamo per un centrodestra unito che auspico torni ad essere forza di governo: succederà grazie a Giorgia Meloni che potrebbe essere il prossimo Presidente del Consiglio». E giù l'applauso. Meloni ha poi invocato «elezioni subito, allungare il brodo non serve»; ha tirato stoccate alla Raggi in vista del ballottaggio a Ostia e toccato le corde più sensibili della destra, «prima gli italiani», citando le battaglie anti-migranti, la difesa del made in Italy, un secco no allo ius soli, «è un attentato alla Costituzione», lo stop alla Bolkestein e, su Pescara, il no al mercato etnico. Ma ha anche parlato di cambiamento, annunciando il congresso di Trieste: «Nuovi scenari, nuovo simbolo, siamo un partito aperto». Un carro che ha posto per molti, «ma non per chi ha tradito» ha concluso Meloni.