PESCARA Il progetto della filovia è finito definitivamente in archivio. Nel prossimo futuro, il collegamento tra Pescara e Montesilvano, tramite strada parco, avverrà con gli autobus elettrici che, in una prima fase, saranno in tutto sette. È questa la decisione maturata ieri mattina, in una riunione convocata dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso, oltre che di domenica, anche alle 7,30 del mattino.Ma al di là dell'orario insolito il risultato è stato proficuo. Questo almeno è ciò che hanno raccontato alcuni dei presenti. Alla riunione, che si è svolta negli uffici dell'azienda di trasporto pubblico Tua, nata dalla fusione di Gtm, Arpa e Sangritana, hanno partecipato, oltre a D'Alfonso, il presidente di Tua Tullio Tonelli, i consiglieri di di amministrazione della società, il vice direttore generale del Comune Guido Dezio. Tra gli invitati anche il direttore regionale del dipartimento Infrastrutture e trasporti e il dirigente regionale del servizio Reti ferroviarie e viabilità.Durante la riunione, è stata affrontata innanzitutto la questione di come superare l'appalto in corso per l'assegnazione dei filobus considerati ormai obsoleti. Si procederà alla risoluzione del contratto con la Alpic, la società subentrata dopo il fallimento della Balfour Beatty. L'idea è quella di fare un passo in avanti guardando al futuro. Per questo, la Regione punta ora agli autobus elettrici che non necessitano di pali e fili come la filovia. I partecipanti alla riunione hanno cominciato a fare una prima comparazione dei costi di questo nuovo sistema di trasporto pubblico. Dovranno essere valutate varie offerte, ma da una prima esamina dei prezzi è venuto fuori che la spesa per ogni mezzo pubblico elettrico si aggirerà intorno ai 650mila euro. Moltiplicandola per sette si arriva a 4 milioni 550mila euro. I soldi ci sono, perché è ancora disponibile una parte consistente del finanziamento iniziale di 30 milioni di euro.Una cifra, comunque, non indifferente. Per questo, è stato ipotizzato che, almeno in una prima fase, potranno essere acquistati sette mezzi elettrici, in grado di trasportare ognuno 70 passeggeri. Gli autobus dovranno comunque garantire, in una prima fase, la copertura di un percorso medio, pari a circa 13 chilometri, ossia il collegamento tra Montesilvano e la zona universitaria di Pescara. Ora, il passo successivo è quello della richiesta di autorizzazione al ministero dei Trasporti per la rimodulazione del progetto e l'utilizzo dei finanziamento ancora non speso. Nel frattempo, dovranno essere inviati tutti i documenti alla Regione per poi procedere ad una nuova gara per l'acquisto dei mezzi elettrici. Una soluzione, questa, che era stata auspicata sin dall'inizio dai vari comitati cittadini contrari alla filovia lungo la strada parco. Insomma, la riunione di ieri ha segnato una svolta. Lo stesso D'Alfonso aveva avvertito sul suo profilo Facebook che sarebbe stata importante.«A più di vent'anni dal finanziamento», ha scritto, «il sistema di trasporto ideato per ridurre il fenomeno della congestione interessante l'area metropolitana di Pescara nord sconta ritardi rilevantissimi, riconducibili ad allungamenti delle procedure, fallimenti e contenziosi». «A questo punto», ha aggiunto, «occorre attualizzare le scelte assunte più di un ventennio fa, in ragione dei cambiamenti socio demografici, ambientali ed economici che si generano in un lasso di tempo così lungo, riscontrando nuove proposte risolutive che il mercato del trasporto collettivo offre, come gli autobus elettrici».